L’Italia come un garage e l’Australia come un’autostrada.

8 Luglio 2019 – Roma – Molti ragazzi partono oggi dall’Italia per poi lavorare nelle farm australiane. Sono giovani ricchi di energia, idee, entusiasmo, e sono frizzanti come lo si deve essere a vent’anni. Sono inizialmente insicuri, confusi e titubanti ma anche volenterosi, capaci e intraprendenti; si impegnano fino all’estremo delle forze nell’affrontare sfide e difficoltà quotidiane per raggiungere l’obiettivo del secondo visto vacanza-lavoro, e ottengono piccoli e grandi risultati. Sono ragazzi, spiega il volume 88 giorni nelle farm australiane. Un moderno rito di passaggio, promosso dalla Fondazione Migrantes ed presentato oggi al senato  innamorati dell’Italia che sentono il bisogno di un’esperienza totalmente nuova. Nei loro racconti portano un conflitto di appartenenza: l’Italia rimane la loro casa ma per poter crescere scelgono l’Australia. Essi sono come auto da corsa, percepiscono l’Italia come un garage e l’Australia come un’autostrada. Si sentono “Ferrari in garage”.

Il viaggio down under rappresenta l’occasione per un cambiamento profondo e la farm è il luogo che facilita la trasformazione.

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