Migrantes: non facciamoci contagiare dal “virus” dell’indifferenza

19 Giugno 2019 – Roma – Il 20 giugno prossimo si celebrerà in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato promossa dall’Onu con l’obbiettivo di far conoscere le condizioni di milioni di rifugiati e richiedenti asilo, costretti a fuggire dalle loro terre per fame, miseria, guerra, calamità naturali o diversi altri drammi. Come ha ricordato domenica 16 giugno u.s. papa Francesco, si tratta di una ricorrenza che invita tutti “alla solidarietà con gli uomini, le donne e i bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti fondamentali”.

“Una solidarietà che oggi si fa più necessaria con la nave Sea Watch 3 ferma a poche miglia da Lampedusa con a bordo 53 persone salvate in mare da una ong tedesca. Solo alcuni hanno avuto l’autorizzazione a sbarcare a Lampedusa, perché bisognosi di cure mediche”, si legge in una nota della Fondazione: “oggi si fa più urgente, come più volte richiesta in questi anni, l’esigenza di proteggere i profughi e salvaguardare la vita e la dignità dei migranti anche attraverso l’utilizzo di vie legali per chi fugge da situazioni drammatiche. “Quello che noi stiamo vivendo è veramente triste e preoccupante. Nessuno può dire ‘a me non interessa: si tratta di uomini, donne e bambini, che hanno subìto vessazioni, torture o violenze, e rifiutarli non è segno di civiltà né di solidarietà”. “Restiamo umani” e “non facciamoci contagiare”  dal “virus” dell’ “indifferenza, della noncuranza o del menefreghismo”.

 

 

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