149 migranti arrivano a Roma dalla Libia grazie a ACNUR e governo

31 Maggio 2019 – Roma – Nuova evacuazione umanitaria dalla Libia verso l’Italia. L’ACNUR ha trasferito a Roma 149 rifugiati e richiedenti asilo che saranno curati e accolti nei centri della rete degli enti locali Siproimi, ex Sprar, e da Ong. Molti i minori non accompagnati. Precarie le condizioni di salute per la denutrizione sofferta nei centri di detenzione libici.

Il volo è arrivato ieri pomeriggio. I profughi provengono da Eritrea (126), Somalia (14), Sudan (7), Etiopia (2). Gli uomini sono 79 e 70 donne. Tra questi 65 i minori, di cui 47 non accompagnati (13 hanno meno di un anno, uno solo due mesi). I minori non accompagnati saranno alloggiati in strutture di prima accoglienza e nella rete Siproimi, l’ex rete Sprar gestita dagli enti locali. Gli altri presso le strutture Cas gestite dalle associazioni Papa Giovanni XXIII e Pace in Terra (28 persone) e nei Cas attivati dalle Prefetture di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Reggio Emilia e Ferrara (74). L’Acnur spiega che il trasferimento è stato deciso anche “a causa dei violenti scontri e del deteriorarsi delle condizioni di sicurezza a Tripoli. Molti dei rifugiati e richiedenti asilo evacuati necessitano di cure mediche e soffrono di malnutrizione. Il gruppo è stato trasferito dal Centro di raccolta e partenza dell’ACNUR dopo mesi trascorsi in condizioni disperate all’interno dei centri di detenzione. L’evacuazione è stata portata a termine in collaborazione con le autorità italiane e libiche”. “Sono necessarie altre operazioni di evacuazione”, afferma Jean-Paul Cavalieri, capo missione ACNUR in Libia. “Sono un’àncora di salvezza per i rifugiati, per i quali l’unica possibilità di fuga consiste nell’affidare le loro vite a trafficanti senza scrupoli per attraversare il Mediterraneo”.

Altri 62 rifugiati a inizio settimana, da Siria, Sudan e Somalia, sono stati evacuati da Tripoli al Centro ACNUR a Timisoara, in Romania, dove riceveranno cure mediche prima di proseguire il viaggio verso la Norvegia, in collaborazione con l’OIM. L’ACNUR ringrazia gli Stati che hanno offerto opportunità di evacuazione: “Ma il numero dei nuovi detenuti aumenta molto più rapidamente di coloro che vengono evacuati. Quasi 1.000 sono stati evacuati dalla Libia o reinsediati nel 2019, mentre nel solo mese di maggio più di 1.200 persone sono state riportate indietro dalla Guardia Costiera libica dopo essere state soccorse o intercettate mentre tentavano la fuga in mare”. Da inizio aprile scontri e bombardamenti hanno costretto 83.000 libici a fuggire dalle proprie case. L’ACNUR ha fornito aiuti di emergenza a più di 9.000 sfollati, anche attraverso il Ministero della Salute e la Mezzaluna Rossa Libica. (Luca Liverani – Avvenire)

 

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