L’asilo nido “Munting Tahanan” a rischio chiusura

24 Maggio 2019 –  

Roma – “Munting tahanan”, che nella lingua delle Filippine significa “piccola casa”, è dal 1996 uno dei primi asili nido interculturali della capitale. Accoglie 40 bimbi da 0 a 3 anni di diverse nazionalità ma ora rischia di chiudere perché il 31 maggio scade il contratto stipulato con il Comune di Roma. Nel frattempo non sono usciti altri bandi ed educatrici e famiglie stanno lanciando un SOS per salvarlo. Dopo una prima richiesta a gennaio rimasta senza risposta, in questi giorni è stata inviata una nuova lettera all’assessora alla persona, scuola e comunità solidale di Roma Capitale, Laura Baldassarre, per chiedere una proroga del contratto fino al 31 luglio 2019, per completare almeno il percorso educativo iniziato a settembre. Come loro anche altri asili nido della capitale, che stanno pensando di unire le forze per affrontare l’emergenza.

“La mancata proroga del servizio – scrive la Commission for filipino migrant workers Italia, l’associazione che gestisce il centro – causerà un danno notevole ai bambini e alle famiglie in quanto verrà a mancare un fondamentale sostegno al processo di integrazione sociale e culturale”. Le 40 famiglie – il 40% sono filippini – hanno lavori precari e non rientrano nelle graduatorie per accedere agli asili nido comunali. “La convenzione con il Comune di Roma permetteva di coprire 14.000 euro di spese mensili – spiega al Sir Luisa Pagano, volontaria – così le famiglie potevano pagare una retta minima, di 150 euro, invece che 450 euro come negli asili privati. Dobbiamo cercare di tamponare l’emergenza fino a fine luglio. Siamo in attesa di una risposta dell’assessorato”. “Ci hanno detto che quest’anno non ci saranno bandi ma prevedono di aumentare di tre ore il sostegno nel doposcuola degli istituti pubblici – conferma la direttrice del centro Angelica Da Rocha, brasiliana -. Ma le nostre famiglie hanno bisogno di altro, perché i bimbi sono piccoli e non sanno dove lasciarli. Il nido è una alternativa importante per evitare separazioni dolorose tra mamme e bambini. A volte sono costretti a mandarli dai parenti in patria o a portarli con sé nei luoghi di lavoro”. Al “Munting Tahanan” ora ci sono bimbi da Filippine, Capoverde, Ecuador, Salvador, Perù, Brasile, Romania, Moldavia, Russia, Ucraina, Cina, Giappone e Italia.  L’asilo è aperto dalle 8 alle 17 ma le dieci educatrici fanno tre ore al giorno in più di volontariato pur di mantenere in vita questo sogno: sono brasiliane, romene, peruviane, filippine. Se il centro chiude anche le educatrici rischiano di perdere il lavoro, ma la priorità sono i bambini e le famiglie.

 

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