3 Maggio 2019 – Padova – La Chiesa cattolica nel corso del suo momento più oscuro di persecuzioni nello Sri Lanka è determinata ad essere sempre ferma nel mandato missionario dato da nostro Signore e a credere nella Sua promessa : ‘Io sarò con voi fino alla fine dei secoli ”, ha detto il 1 maggio Mons. Harold Anthony, Vescovo di Kurunegala e Presidente della Commissione Episcopale per i migranti nella solenne messa festiva nella Basilica di Sant’Antonio a Padova. La cerimonia, al suo ventiduesimo anniversario, ha coinciso con la solenne conferma sacerdotale di Mons. Neville Joe Perera, coordinatore nazionale dei migranti dello Sri Lanka in Italia.
Questo pellegrinaggio a Padova è diventato un significativo “evento nazionale” della Comunità degli Srilankesi in Italia che si riuniscono come di consueto il 1° maggio come nazione, indipendentemente dal credo, per celebrare la loro solidarietà reciproca e soprattutto per ricevere le benedizioni del loro Santo più amato, Sant’ Antonio da Padova.
Considerando i tragici attacchi terroristici avvenuti nello Sri Lanka nel giorno della Pasqua, la celebrazione è stata dedicata a suffragio delle anime dei defunti e delle loro famiglie.
Migliaia di persone si sono radunate per la Messa malgrado la paura e preoccupazione. Il presule srilankese ha sottolineato la necessità di una solenne preghiera di intercessione per la Comunità cristiana perseguitata nello Sri Lanka e per le Messe interrotte nell’isola. Ha inoltre apprezzato la coraggiosa gestione del cardinale Malcolm Ranjith, Arcivescovo di Colombo durante questa grave situazione.
Mons. Neville Joe Perera ha espresso le sue condoglianze agli afflitti dello Sri Lanka e ha assicurato il pieno appoggio degli italiani nella ricostruzione della Comunità cristiana nel Paese sia spiritualmente che materialmente. Inoltre, ha informato i fedeli che il Rettore e la Comunità Sacerdotale presso il Sacro Santuario di Sant’Antonio a Padova hanno espresso la volontà di ricostruire con un generoso contributo il Santuario di Sant’Antonio a Kochchikade. E ha insistito affinché non si raccolgano offerte di denaro private per tali progetti di ristrutturazione, ma di creare un fondo comune, in attesa di direttive da parte dell’arcivescovo di Colombo aggiungendo che il fondo oltre a concentrarsi sulla ricostruzione delle Chiese danneggiate, sarà devoluto principalmente a sostegno delle famiglie delle vittime della tragedia.
Alla cerimonia ha partecipato una grande comunità di migranti Srilankesi residenti in Italia confortati anche dalla presenza di Daya Palpola, Ambasciatore dello Sri Lanka in Italia, che ha voluto unirsi per l’occasione.
Il momento saliente della celebrazione della giornata, oltre alla processione, è stato il privilegio concesso ai pellegrini di venerare la Reliquia di Sant’Antonio da Padova. Questo evento visto dal punto di vista della fede si è rivelato essere una meravigliosa opportunità per i cattolici che vivono in Italia per recitare una profonda preghiera di intercessione per la Chiesa colpita nello Sri Lanka. (P. Anton Dinesh -Vice Cappellano – Comunità dell’Infernetto – Roma)


