23 Aprile 2019 – Perugia – Prima la lavanda dei piedi alle donne recluse nel penitenziario di Perugia. Poi quella con i giovani: dell’università, del mondo del lavoro e profughi. Giovedì Santo il cardinale Gualtiero Bassetti ha ripetuto due volte il rito nella sua arcidiocesi, quella di Perugia-Città della Pieve. “Sorelle carcerate” ha chiamato le detenute del ramo femminile dove ha celebrato l’Eucaristia al mattino.
“Mi sono commosso durante la preghiera che ha scritto una di loro ricordando chi soffre di più”, ha confidato il presidente della Cei. Nel pomeriggio la Messa in Coena Domini in Cattedrale. Stavolta sono stati protagonisti i ragazzi. Quelli della pastorale giovanile per “evidenziare l’importanza dell’Esortazione apostolica “Christus vivit” di papa Francesco frutto del recente Sinodo”, ha detto Bassetti; poi quelli di una cooperativa (“Benedico ogni iniziativa che favorisce l’occupazione”, ha affermato); infine alcuni richiedenti asilo.
“Lo straniero non è fonte di preoccupazione ma risorsa”, ha osservato il cardinale. E ha aggiunto: “Il problema del nostro Paese non sono gli immigrati ma il lavoro che manca seriamente”. Quindi il richiamo alle “famiglie in crisi” e l’invito a “santificare il giorno del Signore che è giorno di riposo”. (Giacomo Gambassi)