Tre parole chiave da cui partire per lavorare per la mobilità

18 Aprile 2019 – Palermo – “È su tre parole chiave che bisogna concentrare la nostra attenzione oggi perché sono le stesse parole da cui partire per lavorare per la mobilità italiana oggi”. Così ha esordito Delfina Licata, capo redattore del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes intervenendo ad uno dei seminari del Meeting dei giovani italiani all’estero in corso a Palermo. Il primo termine è “rete”: “collegarsi al di là delle distanze, fare rete in modo transnazionale e multidisciplinare mettendo a frutto conoscenze e competenze.  Il secondo elemento è “la complessità: occorre partire dal fatto che non vi è materia più fluida della mobilità in quanto fenomeno sociale che ha che fare con le persone, per natura mai uguali tra di loro, e per giunta in movimento”. Ultima parola chiave è “insieme, più nella forma aggettivale. Da soli – ha setto Licata- si può fare sicuramente, ma insieme si va più lontano. Queste tre parole chiave – ha spiegato – derivano dal lungo cammino di ricerca condotto attraverso il Rapporto Italiani nel Mondo della Migrantes e permettono, alla luce del lungo e complesso cammino realizzato, di guardare alla mobilità italiana con occhi nuovi fondamentalmente necessari ma anche con un approccio sperimentale ovvero aperto alla possibilità di metodologie innovative di analisi e confronto”. Oggi occorre pensare  Occorre a nuovo modo di essere giovani italiani all’estero alla luce dei “tre  diritti fondamentali del migrante – diritto di partire, diritto di restare, diritto di tornare – che fanno da sprono alla possibilità di partecipare comunque a quanto si fa in Italia (e in Europa e addirittura nel mondo) in modo – ha concluso Licata – attivo e cosmopolita nonostante l’essere multisituati, continuamente di passaggio, stabilmente in mobilità”.

 

 

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