Roma – Il Centro Astalli ha presentato questa mattina l nuovo Rapporto Annuale che presenta una fotografia aggiornata sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati che durante l’anno si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza che l’Associazione offre. Il documento, attraverso il resoconto di un anno di attività, portato avanti nelle varie sedi territoriali, vuole essere uno strumento per aiutare a capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo, quali difficoltà incontrano nel percorso per il riconoscimento della protezione internazionale e per l’accesso a misure di accoglienza e inclusione sociale.
La rete del Centro Astalli ne ha accompagnati 25mila, di cui quasi 12mila nella sola sede di Roma. Dalla lettura del Rapporto si evince un aumento delle vulnerabilità cui corrispondono difficoltà maggiori nel vedersi garantiti diritti basilari. Segnali preoccupanti evidenziano le difficoltà di chi è già presente da tempo sul territorio ma soprattutto di chi è titolare di protezione umanitaria.
“Il La società civile è una forza indispensabile al fianco dei rifugiati e il Centro Astalli – spiegano i promotori – può contare sull’impegno costante di 594 volontari, impegnati nei vari servizi. C’è poi un Italia, ancora più bella che guarda al futuro, ed è quella dei 27.124 studenti coinvolti nel progetti didattici Finestre e Incontri. Numerose comunità religiose, inoltre, hanno continuato a ospitare i rifugiati nella volontà di assisterli nel delicato passaggio all’autonomia abitativa”.
All’interno del Rapporto, l’inserto fotografico racconta il lavoro quotidiano della Rete territoriale del Centro Astalli, fatto di incontri e condivisione. Foto arricchite dai commenti di Liliana Segre, Simonetta Agnello Hornby del presidente della cei, il card. Gualtiero Bassetti.