8 Maggio 2023 - Bologna - Da sabato scorso e fino al 12 maggio, insieme al Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e rappresentanti di enti e università, il Presidente della Consulta ER, Marco Fabbri e la vicepresidente Marilina Bertoncini e le associazioni di emiliano-romagnoli nel mondo, sono impegnati a Buenos Aires e Montevideo in una serie di eventi di promozione e creazione di reti per lo sviluppo culturale, commerciale, di innovazione.
Le associazioni di emiliano-romagnoli in Argentina sono 25 - il dato più numeroso in tutto il mondo - e le "nostre comunità nella terra del tango, costituite da oltre 30 mila persone di origine emiliano-romagnola, si caratterizzano per l'attivismo sociale, culturale, commerciale e creativo e per la partecipazione intergenerazionale alla vita associativa", spiega una nota aggiungend che anche l' Uruguay, "sebbene di dimensioni molto più ridotte (è il terzo stato più piccolo del Sudamerica) può contare su una comunità di emiliano-romagnoli all'estero composta da circa 2200 persone e dalla presenza dell' Associazione Emiliano Romagnoli Emigrati in Uruguay". Ecco perché per la Consulta, insieme alla Regione Emilia-Romagna, le Università di Bologna, Modena e Reggio-Emilia e Parma e ART-ER, ha progettato una missione istituzionale per promuovere occasioni di scambio e collaborazione in ambito lavorativo, universitario e formativo con una particolare attenzione ai giovani con alte competenze e specializzazioni anche grazie alle misure previste dalla nuova legge regionale per attrarre talenti.
Primo Piano
Donne, giovani e laureati: l’identikitdell’operatore dell’accoglienza
8 Maggio 2023 - Roma - Sono per lo più donne (oltre il 70%), giovani (il 75% ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni) e laureati (nel 76% dei casi) gli operatori sociali che si occupano di integrazione nei confronti dei migranti, all’interno del Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai) dei Comuni italiani. I dati della ricerca condotta dalla Fondazione Cittalia dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni d’Italia) e dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre saranno presentati martedì 9 maggio. L’indagine “Agire l’accoglienza” propone un inedito identikit dell’”operatore dell’accoglienza”, figura sempre più importante nella gestione complessa dei flussi migratori. Nel corso dell’incontro interverranno Massimiliano Fiorucci, Rettore Università degli Studi Roma Tre, Pasquale Basilicata, Direttore Generale Università degli Studi Roma Tre, Veronica Nicotra, Segretario Generale Anci. La ricerca sarà presentata e illustrata da Marco Accorinti, Docente del Dipartimento di Scienze della Formazione Università degli Studi Roma Tre e Monia Giovannetti, Responsabile Dipartimento Studi e Ricerche di Cittalia – Fondazione Anci. Conclusioni a cura del professor Marco Catarci, Prorettore con delega ai rapporti con le istituzioni scolastiche, le organizzazioni del Terzo settore e di volontariato, gli enti pubblici e privati per l’Ateneo Roma Tre e Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, Delegato Anci all’immigrazione, Presidente Cittalia – Fondazione Anci.
GMMR: l’11 maggio la presentazione del messaggio di papa Francesco
8 Maggio 2023 - Città del Vatocano - Sarà presentato in Sala Stampa Vaticana il prossimo 11 maggio il messaggio di Papa Francesco per la 109a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà celebrata domenica 24 settembre 2023, sul tema “Liberi di scegliere se migrare o restare”.
A presentare il messaggio il vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Francesco Savino; padre Fabio Baggio, Sotto-Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale; Chiara Lombardi, Direttrice Generale VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo e Dullal Ghosh, migrante proveniente dal Bangladesh, socio della Cooperativa Sophia. (R.I.)
Papa Francesco: “la fede non è un ‘pacchetto di idee’ da credere ma una strada da percorrere”
8 Maggio 2023 -
Città del Vaticano - “Quando sperimentiamo la fatica, lo smarrimento e persino il fallimento, ricordiamo dove è diretta la nostra vita. Non dobbiamo perdere di vista la meta, anche se oggi corriamo il rischio di scordarcelo, di dimenticare le domande finali, quelle importanti: dove andiamo? Verso dove camminiamo? Per cosa vale la pena vivere? Senza queste domande, schiacciamo la vita solo sul presente, pensiamo che dobbiamo goderla il più possibile e finiamo per vivere alla giornata, senza uno scopo, senza un traguardo”. Lo ha detto ieri il Papa prima del Regina Caeli in Piazza San Pietro. La fede in Cristo, ha aggiunto Francesco, “non è un ‘pacchetto di idee’ da credere, ma una strada da percorrere, un viaggio da compiere, un cammino con Lui” imitandolo “specialmente con gesti di vicinanza e misericordia verso gli altri”: “Ecco la bussola per raggiungere il Cielo: amare Gesù, la via, diventando segni del suo amore in terra”.
Api Colf: al congresso messa presieduta da mons. Felicolo
8 Maggio 2023 -
Roma - Si svolgerà a Roma il 21 ed il 22 maggio, presso il Centro Congressi Villa Aurelia, il XXII Congresso Nazionale di Api-Colf - Associazione Professionale Italiana Assistenti Familiari dal titolo: “Un nuovo modello di immigrazione per la collaborazione familiare”. Al centro del convegno la proposta di un modello di immigrazione che alimenti gli attraversamenti legali, mediante l’accesso al lavoro informato e formato, finalizzato alla collaborazione familiare. I lavori congressuali di Api-Colf saranno aperti dai saluti del card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo.
Maria, donna in cammino
5 Maggio 2023 - Il mese di Maggio è tradizionalmente il mese dedicato a Maria, con la preghiera del Rosario che anima la devozione mariana del popolo di Dio. Una delle caratteristiche evangeliche di Maria è il suo mettersi in cammino da subito, dopo aver ricevuto l’annuncio dell'Angelo. Lo ricorda in maniera molto bella una pagina di Don Tonino Bello: «La troviamo sempre in cammino, da un punto all'altro della Palestina, con uno sconfinamento anche all'estero. Viaggio di andata e ritorno da Nazareth verso i monti di Giuda, per trovare la cugina. Viaggio fino a Betlem. Di qui a Gerusalemme, per la presentazione al tempio. Espatrio clandestino in Egitto. Ritorno guardingo in Giudea e poi di nuovo a Nazareth. Finalmente, sui sentieri del Calvario, ai piedi della Croce, dove la meraviglia espressa da Giovanni con la parola stabat, più che la pietrificazione del dolore per una corsa fallita, esprime l'immobilità statuaria di chi attende sul podio il premio della vittoria. Icona del camminare, la troviamo seduta solo al banchetto del primo miracolo. Seduta, ma non ferma. Non sa rimanersene quieta. Non corre col corpo, ma precorre con l'anima. E se non va lei verso l'ora di Gesù, fa venire quell'ora verso di lei, spostandone indietro le lancette, finché la gioia pasquale non irrompe sulla mensa degli uomini. Sempre in cammino» (Tonino Bello).
La pagina di don Tonino fa di Maria una patrona particolare per tutti coloro che sono in cammino: in cammino per visitare i malati, in cammino per il lavoro, in cammino per condividere le gioie e le sofferenze di persone, in cammino per l’evangelizzazione, in cammino, perché in fuga da guerre, disastri ambientali, persecuzioni. La maternità di Maria nasce anche da questo suo camminare per farsi prossima alle diverse situazioni di difficoltà o per tutelare il proprio figlio, la propria famiglia. È una maternità che leggiamo anche nelle madri in fuga che sbarcano sulle nostre coste in questi giorni, vergognosamente indicata come irresponsabilità; è una maternità che vediamo nelle madri che cercano le cure dei propri figli che non esistono nei propri paesi; è una maternità che riconosciamo in chi cerca la libertà per sé e i propri figli; è una maternità che riconosciamo anche nella sofferenza di chi nel cammino perde un proprio figlio.
In questo mese di maggio pensiamo anche a queste madri, mentre preghiamo Maria nostra Madre. Ognuna di loro ha bisogno, in qualche modo, di riconoscere in Lei una Madre vicina ad altre madri, quasi camminasse ancora in mezzo a noi. Ognuna di loro, cristiana o islamica, vede in Maria una madre che accompagna e non dimentica i suoi figli e le sue figlie, e - come fu per Maria il proprio figlio Gesù - cerca di dare salvezza, regalare futuro ai propri figli. Non solo Maria somiglia a queste madri, ma anche Maria cammina con ognuna di esse: Madre tra le madri. (Mons. Gian Carlo Perego - Presidente Fondazione Migrantes).
Il testo è l'editoriale del numero di Maggio della rivista della Fondazione Migrantes "Migranti-press"
Marco Girardo è il nuovo direttore di Avvenire
5 Maggio 2023 - Milano -
Marco Girardo è il nuovo direttore di “Avvenire”. Girardo sostituisce alla direzione Marco Tarquinio che ha guidato il giornale per 14 anni. “Metto il punto, oggi, al più lungo articolo della mia vita di giornalista. Un articolo lungo 14 anni. Scritto mettendoci faccia e cuore e dando certamente impronta a queste pagine d'Avvenire, ma sapendo di essere al servizio e non al comando, e resistendo alla possibilità di farne uno spazio di soliloqui e di duelli (tendenza crescente - ahinoi - in un tempo di leaderismi e bellicismi politici e anche giornalistici)”, scrive questa mattina nel suo ultimo editoriale. Girardo, già caporedattore della redazione Economia del quotidiano, ringrazia l'editore per la fiducia “riposta e per il mandato sfidante di accompagnare Avvenire nella transizione digitale. Continueremo – dice - insieme a tutti i colleghi e collaboratori, un percorso di sviluppo sostenibile in un panorama editoriale complesso, forti della salienza che il nostro quotidiano di ispirazione cattolica ha saputo guadagnare negli anni”. 51 anni, il neo direttore . lavora in Avvenire dal 2000. A Tarquinio i ringraziamenti per il lavoro svolto e a Marco Girardo gli auguri di buon lavoro le congratulazioni per un traguardo personale e professionale di grande prestigio alla guida del quotidiano dei cattolici italiani. (R.I.)
Barcellona: oggi il secondo incontro di “Transiti” su “Parliamo di benessere”
5 Maggio 2023 - Roma - Prosegue il ciclo di incontri in-formativi e gratuiti per promuovere la consapevolezza e la serenità di chi vive a Barcellona nelle diverse fasi di vita. Ogg il secondo incontro di "Parliamo di benessere" sul tema "Accompagnare la crescita tra due culture in adolescenza",, promosso da "Transiti - psicologia d'espatrio" , con il contributo della Fondazione Migrantes della Missione Cattolica Italiana di Barcellona.
Colonia: all’Istituto Italiano di Cultura la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo
5 Maggio 2023 - Roma - Sarà presentato oggi all'Istituto Italiano di Cultura di Colonia, l'edizione 2022 del Rapporto Italiani nel Mondo dedicato, quest'anno, alla rappresentanza degli italiani residenti all’estero. Alla presentazione presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia, organizzata dal Comites locale in collaborazione con il Consolato Generale di Colonia, interverranno la curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo della Migrantes, Delfina Licata e Edith Pichler del Centre for Citizenship con la moderazione di Silvio Vallecoccia.
Cile: mons. Covili sull’emergenza migranti alla frontiera con il Perù, “mancanza di documenti non toglie dignità alle persone”
5 Maggio 2023 - Roma - Nell’ambito della festa liturgica dell’Esaltazione della Santa croce, e attraverso una dichiarazione pubblica, il vescovo di Iquique (diocesi del nord del Cile in prima linea nell’accoglienza dei migranti), mons. Isauro Covili, si unisce ai vescovi delle diocesi di San Marcos de Arica, Tacna e Moquegua, intervenuti sulla difficile situazione che si sta vivendo al confine tra Perù e Cile, dove numerosi migranti sono bloccati alla frontiera, sempre più militarizzata. Nel messaggio, mons. Covili esprime solidarietà e “un saluto fraterno ai migranti provenienti da Venezuela, Haiti, Colombia e altre nazionalità”. Adulti e anche molti bambini, “che si trovano al confine settentrionale del Cile da diversi giorni”. Il vescovo sottolinea nel testo che, anche se queste persone non hanno documenti di identificazione, questa situazione non fa perdere loro “ciò che è essenziale: la loro dignità di persone”. “La loro vita è sacra come quella di chiunque altro, e questa condizione richiede un trattamento rispettoso e buono”, afferma. Mons. Covili sottolinea, inoltre, che “denigrare le migrazioni, definendole illegali, significa ignorare che l’umanità, nella sua evoluzione quotidiana, è in continuo movimento”. Il vescovo, a questo proposito, cita il messaggio del Comitato permanente della Conferenza episcopale del Cile, nel quale si legge: “La migrazione non deve essere vista come una minaccia, ma come un’opportunità per costruire un futuro di pace”. (Sir)
Diritto d’Asilo, Protezione Speciale e Sistema di Accoglienza: un convegno a Cosenza
5 Maggio 2023 - Cosenza - “Emergenza migranti? Diritto d’Asilo, Protezione Speciale e Sistema di Accoglienza” il tema dell’incontro che si è tenuto presso la Curia Arcivescovile di Cosenza, organizzato dalla Migrantes Calabria e dal Coordinamento SAI provincia di Cosenza. “Il titolo di questo incontro seguito dal punto interrogativo è volutamente provocatorio, si parla di emergenza, il racconto mediatico descrive un fenomeno che non corrisponde alla realtà dei fatti, c’è un aumento degli sbarchi, degli arrivi, ma non è in atto un’invasione”, così Pino Fabiano, responsabile del Coordinamento Migrantes Calabria. “Nel 2022, oltre 100 milioni di persone in fuga da guerre, carestie, fame, siccità, un fenomeno in crescita in particolare in Africa, Asia, Sud America” il dato fornito da Cristina Molfetta, curatrice del rapporto Asilo della Fondazione Migrantes. “Il numero delle guerre aumenta, 46 i focolai nel 2023 nel mondo, ma la nostra capacità pacificatoria diminuisce sempre più anzi, quello che facciamo è aumentare i fondi per gli armamenti e tagliare i fondi delle cooperazioni. L’emergenza non è data dai numeri, ma da una mancata programmazione e da una diminuzione dei posti dedicati all’accoglienza” le sue parole.
Walter Greco, docente UniCal, nel suo intervento ha specificato che esiste una frattura tra i fatti, la realtà e ciò che la gente percepisce come vero in merito ai flussi migratori ed ha descritto ai presenti una recente ricerca realizzata dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali che evidenzia come una parte della popolazione italiana abbia la sen-
sazione di vivere una vera e propria invasione ed individui nello straniero una minaccia.
“Il 'Decreto Cutro' è l’ulteriore negazione dei diritti delle persone, grazie al quale si erigeranno muri per escludere gli ultimi degli ultimi, le persone più vulnerabili di questo
mondo” le parole accorate di Giovanni Manoccio, delegato SAI, Sistema Accoglienza ed Integrazione, per la provincia di Cosenza. Nel corso dell’incontro, Fofana Mouctar,
migrante originario del Mali, ha raccontato la sua storia e descritto il suo paese in guerra, dove ogni giorno muoiono civili innocenti: “Sono a Cosenza da dieci anni, ho trova-
to persone pronte ad accogliermi con le braccia aperte, oggi sono operatore e mediatore culturale, collaboro con scuole, comuni, tribunali per la gestione dell’immigrazione.
L’accoglienza è un dovere!”.
L’arcivescovo di Cosenza-Bisignano monsignor Giovanni Checchinato ha voluto donare ai presenti la sua esperienza personale: “Sono figlio di migranti, i miei genitori sono
nati nell’Alto Polesine e per problemi di povertà si sono trasferiti nell’ Agro Pontino, il papà di mia madre era nato a San Paolo del Brasile dove i miei bisnonni si erano dovuti trasferire. Nel DNA di tutti noi c’è del sangue meticcio, avremmo bisogno di riscoprire e gustare questo meticciato che non è affatto una cosa sconveniente, anzi è un valore”. (Marialuisa D’Amelio - Parola di Vita)
Walter Greco, docente UniCal, nel suo intervento ha specificato che esiste una frattura tra i fatti, la realtà e ciò che la gente percepisce come vero in merito ai flussi migratori ed ha descritto ai presenti una recente ricerca realizzata dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali che evidenzia come una parte della popolazione italiana abbia la sen-
sazione di vivere una vera e propria invasione ed individui nello straniero una minaccia.
“Il 'Decreto Cutro' è l’ulteriore negazione dei diritti delle persone, grazie al quale si erigeranno muri per escludere gli ultimi degli ultimi, le persone più vulnerabili di questo
mondo” le parole accorate di Giovanni Manoccio, delegato SAI, Sistema Accoglienza ed Integrazione, per la provincia di Cosenza. Nel corso dell’incontro, Fofana Mouctar,
migrante originario del Mali, ha raccontato la sua storia e descritto il suo paese in guerra, dove ogni giorno muoiono civili innocenti: “Sono a Cosenza da dieci anni, ho trova-
to persone pronte ad accogliermi con le braccia aperte, oggi sono operatore e mediatore culturale, collaboro con scuole, comuni, tribunali per la gestione dell’immigrazione.
L’accoglienza è un dovere!”.
L’arcivescovo di Cosenza-Bisignano monsignor Giovanni Checchinato ha voluto donare ai presenti la sua esperienza personale: “Sono figlio di migranti, i miei genitori sono
nati nell’Alto Polesine e per problemi di povertà si sono trasferiti nell’ Agro Pontino, il papà di mia madre era nato a San Paolo del Brasile dove i miei bisnonni si erano dovuti trasferire. Nel DNA di tutti noi c’è del sangue meticcio, avremmo bisogno di riscoprire e gustare questo meticciato che non è affatto una cosa sconveniente, anzi è un valore”. (Marialuisa D’Amelio - Parola di Vita)
Cei: domenica la Giornata Nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica
5 Maggio 2023 -
Roma - Domenica 7 maggio si celebra la Giornata Nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica che quest’anno è accompagnata dallo slogan della nuova campagna appena lanciata dalla CEI: “Una firma che fa bene”. Il claim fa riferimento ai gesti di altruismo che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie e che, attraverso la firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica, possono moltiplicare la sensazione di benessere per migliaia di volte.
“Firmare è importante perché permette di riscoprire i valori fondamentali dell’8xmille: il bene comune, la condivisione, la corresponsabilità, il sostegno economico delle Chiese nella loro missione. È fondamentale comprendere il significato che questo gesto rappresenta per tutti, credenti e non, in termini di solidarietà e democrazia. Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica è una scelta di libertà per lo Stato e non di convenienza economica. Con le risorse a disposizione si va incontro ai bisogni delle persone indigenti, dei migranti, di chi cerca una casa, di chi ha necessità di curarsi, dei più poveri, italiani e stranieri”, afferma il Segretario Generale della CEI, Mons. Giuseppe Baturi.
Al contribuente la firma non costa nulla e possono apporla tutti coloro che concorrono al gettito Irpef: chi presenta il 730 o il Modello Redditi, ma anche chi dispone solamente del Modello CU, perché possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione. Come è noto, la decisione di chi si esprime serve a stabilire la destinazione dell’intera quota da assegnare, supplendo dunque anche alla mancata espressione di una preferenza da parte di chi non firma.
È possibile visionare un rendiconto dettagliato su www.8xmille.it oppure su https://rendiconto8xmille.chiesacattolica.it/.
Cattolici Cinesi in Italia: a Prato l’incontro annuale
4 Maggio 2023 - Prato - Prato si prepara ad accogliere il raduno delle comunità cattoliche cinesi presenti in Italia. L’occasione è la quattordicesima giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, che ogni anno si tiene in una diversa città italiana. La data dell’evento è sabato 20 e domenica 21 maggio ed è previsto un programma ricco di celebrazioni, tra queste l’ostensione straordinaria della Sacra Cintola della Madonna, la reliquia simbolo di Prato, che si terrà in cattedrale. All’incontro sono attesi centinaia di cinesi con i rispettivi cappellani provenienti da Milano, Roma, Napoli, Rimini, Reggio Emilia, Padova e Santa Croce sull’Arno, città dove esistono da tempo comunità cattoliche orientali. Poi saranno presenti i cinesi di Prato, una comunità composta da circa centocinquanta fedeli. Un numero piccolo se rapportato a quello dei residenti orientali, che secondo l’ufficio statistico del Comune è di circa 30mila persone, corrispondente al 15,3% della popolazione pratese. "Sarà un grande momento di festa nella preghiera – spiega don Pietro Wang, cappellano della comunità cinese di Prato – che ci permetterà di rafforzare le relazioni tra le comunità presenti in Italia e inoltre sarà una grande opportunità di evangelizzazione verso i nostri connazionali che abitano qui". "Siamo lieti di ospitare questa iniziativa che consideriamo come un ponte tra la numerosa comunità cinese che abita in città e la Chiesa pratese, da sempre aperta e disponibile al dialogo", afferma mons. Daniele Scaccini, vicario generale della diocesi di Prato. "L’aver concesso l’ostensione straordinaria della Sacra Cintola di Maria dimostra non solo l’eccezionalità dell’evento – aggiunge mons. Scaccini – ma la volontà di condividere con altri fratelli e sorelle nella fede il simbolo e il bene più prezioso della città". La giornata di preghiera per la Chiesa in Cina è stata istituita nel 2007 da papa Benedetto XVI e solitamente si celebra intorno al 24 maggio, giorno in cui i fedeli cattolici cinesi celebrano la festa della Beata Vergine Maria, patrona del Paese. Una ricorrenza che ogni anno in Cina vede migliaia di persone in pellegrinaggio al santuario di Sheshan, a Shangai. Proprio l’immagine della Madonna di Sheshan, posta sulla chiesa dell’Ascensione, sede della comunità cattolica cinese di Prato, accoglierà i partecipanti al raduno.
Il programma. Sabato 20 maggio è prevista la recita del rosario e la celebrazione della messa presieduta dal vicario generale mons. Daniele Scaccini e a sera ci sarà la cena nei locali della parrocchia, seguita da un momento di festa. Domenica 21 maggio l’appuntamento è alle 8 nella in cattedrale per l’ostensione della Sacra Cintola mariana: si tratta di un evento straordinario perché la reliquia, custodita a Prato da oltre otto secoli, viene mostrata alla venerazione dei fedeli solo in cinque occasioni annuali. L’ultima ostensione straordinaria, fuori dagli appuntamenti canonici, si è tenuta il 19 marzo 2020 per invocare la protezione di Maria durante la pandemia da Covid. Sempre domenica 21 maggio, al termine della preghiera mariana le delegazioni delle comunità cinesi si muoveranno in processione da piazza Duomo in centro storico fino alla parrocchia dell’Ascensione, nella periferia ovest della città, recitando il rosario in cinese e in italiano. Alle 11 è in programma la celebrazione della messa nella chiesa dell’Ascensione, presieduta dal vescovo mons. Giovanni Nerbini.
Il primo nucleo della comunità cattolica cinese di Prato è nato più di trent’anni fa, insieme alla prima ondata migratoria. Inizialmente era costituita da battezzati provenienti dalla Cina, poi grazie alla presenza stabile di un cappellano e di suore cinesi, il numero dei fedeli è aumentato con l’inserimento di nuovi fedeli che hanno ricevuto i sacramenti dopo un cammino di catechesi. La sede si trova nella parrocchia dell’Ascensione, la più vicina alla zona di via Pistoiese, dove vive la maggior parte dei cinesi presenti a Prato.
Dal 2020 il sacerdote incaricato di seguire la comunità è don Pietro Wang, 44 anni, originario di Hebei, la grande regione dove si trova la capitale Pechino e dove risiedono oltre un milione di cattolici. Ogni domenica alle 15,30 don Wang celebra una messa in lingua cinese e nel resto dei giorni compie un grande lavoro di collegamento con i suoi connazionali, non solo cattolici, presenti in città. Parla molto bene l’italiano e per le istituzioni cittadine e per molti cinesi di Prato è un punto di riferimento per ogni bisogno, dal rinnovo dei documenti, al rapporto con i medici dell’ospedale in caso di ricovero di un parente. Su richiesta e in accordo con l’Asl e il Comune, durante la pandemia ha aperto un canale WeChat, il social media più usato dai cinesi, attraverso il quale ha raggiunto oltre duemila connazionali per spiegare come funzionavano le vaccinazioni anti Covid. (R.I.)
Viminale: da inizio anno sbarcate 42.405 persone migranti sulle coste italiane
4 Maggio 2023 -
Roma - Sono 42.405 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane da inizio anno. Di questi 6.599 sono di nazionalità ivoriana (16%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Guinea (5.197, 12%), Egitto (4.423, 10%), Pakistan (3.860, 9%), Bangladesh (3.185, 8%), Tunisia (3.054, 7%), Siria (2.185, 5%), Camerun (1.744, 4%), Burkina Faso (1.585, 4%), Mali (1.328, 3%) a cui si aggiungono 9.245 persone (22%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
Migrantes Cosenza-Bisignano: proseguono le attività del Punto Migranti
4 Maggio 2023 - Cosenza - Proseguono le attività del Punto Migranti nella parrocchia Sant’Antonio di Rende, l’iniziativa portata avanti dall’ufficio Migrantes diocesano. Si tratta di un centro di incontri e servizi aperto nella parrocchia rendese ogni martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30. Tra i servizi resi, l’informazione e l’orientamento dei migranti; le consulenze specialistiche: documenti, casa, lavoro, salute, questioni legali; l’accompagnamento presso gli uffici competenti; i servizi di mediazione linguistica e culturale; incontri interculturali e formativi, con la realizzazione di corsi di italiano, sanitari, legali.
Corridoi umanitari: arrivati 41 profughi da Cipro
4 Maggio 2023 - Roma - Sono arrivate questa mattina da Cipro 14 persone grazie ai corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio: tra loro anche una bimba di appena due mesi e alcuni ex minori accompagnati, che hanno da poco compiuto 18 anni. In fuga dalle guerre che colpiscono diversi paesi africani, come la Somalia e il Camerun, hanno trascorso lunghi periodi di permanenza nel campo profughi di Pournara, vicino alla capitale Nicosia, visitato da Papa Francesco durante il suo viaggio a Cipro nel dicembre 2021.
I nuclei familiari e i singoli, accolti stamattina a Fiumicino, verranno subito avviati verso l’integrazione grazie all’apprendimento della lingua italiana, che alcuni dei richiedenti asilo hanno già iniziato a imparare frequentando i corsi tenuti dai volontari di Sant’Egidio la scorsa estate a Cipro.
Complessivamente, con il sistema dei corridoi umanitari sono giunti in Europa 6261 rifugiati, di cui oltre 5400 in Italia.
A Rignano la Festa dei Popoli
4 Maggio 2023 - Firenze - Da oggi fino a domenica 7 maggio a Rignano una serie di iniziative all'interno della "Festa dei popoli"promossa dalla parrocchia, dall'Ufficio Migrantes e dalle comunità straniere comunità straniere. Sabato è previsto il saluto del vescovo di Fiesole, mons. Stefano manetti che inaugurerà, insieme al sindaco di Rignano, il Centro di ascolt. In serata l'apertura di stand gastronomici curati dalle comunità straniere del territorio.
Vangelo Migrante: V domenica di Pasqua | Vangelo (Gv 14,1-12)
4 Maggio 2023 - L’ intimità del buon Pastore che conosce le pecore una ad una oggi, oltre ad essere confermata, nel Vangelo di questa domenica viene anche riempita di senso.
L’occasione è data dalle domande di Tommaso e Filippo, due discepoli particolarmente ‘turbati’ dal distacco che sta per avvenire con il maestro: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”.
Gesù risponde dicendo che Lui è la Via, la Verità la Vita. Lui è il ‘tutto’ di cui tutto l’uomo ha bisogno. Ancor prima dei contenuti in cui credere, tutti gli uomini, nessuno escluso, hanno a che fare con turbamenti esistenziali su sé stessi e sulla vita; dalle risposte ad essi, dipende l’impostazione di tutta la vita e il suo compimento. E nella vita si vede, eccome, chi ha ‘risolto’ questi lacci e chi no!
Gesù non si pone solo come consolatore ma indica la strada per cambiare, l’atteggiamento interiore per conseguire la pace: è Lui la strada da attraversare, la verità che libera dalla schiavitù del peccato, la vita che rende gioiosa e significativa l’esistenza! Ancor prima delle cose da fare è decisivo credere in Lui.
Semplifica ma non ‘banalizza’ il turbamento. Al discepolo che lo incalza chiedendo: “mostraci il Padre e ci basta”, ossia, facci vedere l’Eterno di cui ci parli e siamo tranquilli, Gesù presenta ancora sé stesso come un tutt’uno con il Padre: “chi ha visto me, ha visto il Padre”.
Nell’uno e nell’altro caso Gesù non dà ‘lezioni’ o ‘cose da eseguire’ ma presenta il vivere in comunione profonda di amore e di vita con Lui, come la Via per avere la vita vera.
Di turbamenti siamo pieni anche noi: la vita di ognuno comporta questioni, croniche e nuove, da affrontare ogni giorno e da risolvere, quelle dove spesso ogni speranza sembra crollare. È vero, esistono consigli, strumenti e mezzi umani per barcamenarsi ma il discepolo avverte che solo una fede più chiara e più grande consente di essere consolati, di vincere il profondo turbamento interiore e ritrovare la serenità senza giungere alla disperazione.
Le sofferenze e le croci della vita non sono la definitiva smentita delle promesse di Dio ma il tempo, certamente difficile e impegnativo, che rende salda e vera la fede e dove la presenza di Gesù è l’unica Via che conduce oltre l’angustia del presente, trattenendo tutto ciò che nel presente è prezioso. (p. Gaetano Saracino)
Minori stranieri non accompagnati: Anci, “puntare su hub di primissima accoglienza e rete Sai diffusa sui territori”
4 Maggio 2023 - Roma - Nel 2021 gli enti locali titolari di un progetto Sai per minori stranieri non accompagnati sono stati 239 di cui 219 Comuni, 5 Unità territoriali sovracomunali (ex Province), 3 Unioni di Comuni e 12 altri Enti (Ambiti o Distretti territoriali e sociali, Consorzi intercomunali, Società della salute) per un totale di 6.683 posti, così distribuiti: 37,1% al Sud, 26,5% Isole, 26,8% Nord e 9,5% Centro. 80 sono i Comuni titolati che hanno meno di 5.000 abitanti, mentre 50 sono capoluoghi di Provincia. Con uno sguardo al 2022 si registra un incremento del +47% dei minori accolti nel Sai: quasi 12mila. Questo il quadro generale che emerge dal rapporto "Il Sistema di accoglienza e integrazione e i minori stranieri non accompagnati (2022)", realizzato da Anci-Cittalia, e presentato a Roma presso la sede dell'Associazione nazionale Comuni italiani a cui hanno preso parte il segretario generale dell'Anci, Veronica Nicotra, la responsabile del Servizio centrale del Sai, Virginia Costa, Carla Garlatti, Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, il prefetto Valerio Valenti, capo Dipartimento Libertà civili e immigrazione e il delegato dell'Anci all'immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni. "Sindaci e amministratori locali sono consapevoli che l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati rientra tra i loro compiti: siamo preoccupati dal numero crescente degli arrivi perché non vediamo ancora una organizzazione che ci convince, permettendoci di svolgere il nostro compito al meglio, nell'interesse dei ragazzi e delle comunità", ha osservato Biffoni, secondo cui "per riuscirci l'unica strada è quella di lavorare su un doppio canale: una serie di Hub di primissima accoglienza insieme alla rete delle strutture Sai diffuse sui territori". "I numeri che abbiamo illustrato confermano - ha proseguito il delegato Anci - che c'è una urgenza in particolare in alcune parti del Paese e che preme su alcuni Comuni. Riteniamo che per governare questo fenomeno, da considerare strutturale e non emergenziale, serve che il sistema sia ordinato e diventi ordinario. I sindaci lo ripetono da anni ai vari governi che questo modello è già previsto dalla normativa: speriamo che sia arrivato il momento per dare una svolta definitiva a questo modello di accoglienza dei minori". "Le parole del prefetto Valenti di stamattina - ha aggiunto Biffoni - sembrano andare nella giusta direzione. Il prefetto ci ha infatti annunciato il prossimo varo di una nuova ordinanza, nell'ambito dello stato di emergenza, che consente ai prefetti di attivare strutture di prima accoglienza, anche più di una per Regione, con non più di 50 posti. In questo modo sarà possibile calmierare l'accoglienza sul territorio e consentire ai sindaci di avere il tempo di occuparsi di ciò che gli compete: fare inclusione attraverso il Sai. Anche sul Sai il Prefetto ha detto parole incoraggianti che evidenziano come anche da parte del ministero dell'Interno un prossimo ampliamento significativo di posti sia considerato necessario e urgente. Restiamo, quindi, in attesa di azioni concrete e a stretto giro sul sistema di seconda accoglienza".
25° Anniversario del Pellegrinaggio annuale degli srilankesi a Padova
3 Maggio 2023 - Padova - Gli srilankesi che lavorano in Italia hanno una lunga tradizione di pellegrinaggi annuali nella Basilica di Sant'Antonio a Padova, per celebrare la “festa dei lavoratori”. La tradizione è iziata nel 1998 sotto la guida di mons. Neville Joe Perera. Oltre 5000 pellegrini di diverse fedi e lingue provenienti da tutte le parti d'Italia si fanno strada per manifestare la loro devozione a Sant'Antonio. Nella sua omelia mons. Neville ha evidenziato il triplice significato della celebrazione di quest'anno, affermando; “Oggi siamo qui riuniti per manifestare il nostro amore e la nostra devozione a Sant'Antonio, per chiedere la protezione di San Giuseppe, il patrono di tutti i lavoratori e per pregare per le vittime degli attentati della domenica di Pasqua 2019". La Santa Messa è stata concelebrata da altri 20 sacerdoti che rendono servizio come cappellani in diverse parti d'Italia. Sant'Antonio è uno dei santi più amati e venerati in Sri Lanka, attraverso la sua intercessione, persone di tutte le fedi hanno sperimentato le grazie di Dio. Mons. Neville ha apprezzato la speciale fraternità e la straordinaria ospitalità dei frati francescani presso la basilica, nei confronti degli srilankesi negli ultimi 25 anni. (don Malith Kaluarachchi)