Roma – “Dopo questa visita a sorpresa di Papa Francesco ci si è accorto si accorgono delle persone delle giostre, ma non tutti capiscono la bellezza di questo lavoro, la dignità di chi viaggia e di coloro che, pur restando fermi, amano continuare a vivere accanto ai propri mestieri… in una carovana o casetta, con la luce, l’acqua, tanti fiori, telefono, internet, tutto ciò che serve…in piccoli spazi, ma vicini gli uni agli altri, pronti a sostenerci, come succede nei piccoli paesi o nei quartieri di ogni parte del mondo. E’ una vita sobria, semplice, dignitosa, anche in questi tempi in cui si fa più fatica nel lavoro”. E’ quanto dice a “Migrantesonline” Piccola sorella Anna Amelia di Gesù che domenica scorsa, insieme alle sue consorelle che vivono in una roulotte nel luna park di Ostia hanno ricevuto la visita di Papa Francesco. “Lo desideravamo tanto! E finalmente c’è la gioia di aver accolto il papa in carovana”: “fin dal primo incontro con papa Francesco a Santa Marta, nell’Aprile del 2013, piccola sorella Geneviève ed io – racconta sr. Anna Amelia (il testo integrale sarà pubblicato nel prossimo numero di “Migranti-press” – gli avevamo dato alcune foto del luna park e delle carovane dicendo che la gente delle giostre gli voleva molto bene e avrebbe desiderato incontrarlo nel proprio ambiente”. Un ambiente vissuta dagli “artigiani della festa”, che vogliono ogni giorno “dimenticare se stessi per portare gioia e divertimento sano a giovani, a bambini a tutti. Con tutto il cuore diciamo grazie a Papa Francesco, e come hanno detto in tanti, il vederlo entrare in una carovana e benedire tutti noi, ci da fiducia, speranza e coraggio per continuare un lavoro che amiamo, anche in mezzo a tanti problemi e difficoltà. Non ci arrendiamo e contiamo sull’aiuto del Signore. E continuiamo a voler bene al Papa e a pregare per lui”. (Raffaele Iaria)


