Suore di tutto il mondo “in dialogo” sul tema dei migranti e dei rifugiati

4 Luglio 2023 –

Roma – Le suore di tutto il mondo continuano ad interrogarsi, ma soprattutto a dialogare e a cercare delle risposte, sulle sfide globali odierne. E dopo un primo incontro nell’aprile scorso sui temi ambientali, e in vista del forum conclusivo previsto in ottobre, ieri, sempre a Roma, l’Unione internazionale delle superiori generali (Uisg) ha organizzato il “Sister-led dialogue on migration”, per comprendere dove e come allocare le risorse per favorire soluzioni inclusive e sostenibili. In rappresentanza di 1.900 superiore generali di 97 Paesi, che a loro volta “governano” oltre 600.000 suore nel mondo, le responsabili di migrazioni e rifugiati si sono confrontate con esponenti di organizzazioni intergovernative, partner interreligiosi ed esperti accademici, in un dibattito molto intenso, moderato dal giornalista e scrittore Luca Attanasio.

Davanti e rispetto ad un fenomeno sempre più di portata epocale, le superiori maggiori vogliono dare delle risposte concrete: «In autunno – anticipa suor Carmen Elisa Bandeo, coordinatrice della Rete internazionale per i migranti e i rifugiati dell’Uisg – tireremo le somme di questi incontri, compreso quello dell’aprile scorso sull’ambiente, e stileremo un documento, con una serie di raccomandazioni, anche sul tema dei migranti e dei rifugiati, che verrà poi diffuso alle suore di tutto il mondo e che servirà come punto di riferimento. Ancora non sappiamo quali saranno i contenuti, ma di certo il lavoro che già oggi le suore stanno facendo in ogni continente è importante, e cioè quello di mettere al centro la persona, senza escludere nessuno. Noi crediamo nella persona perché questo dice e ci chiede il Vangelo. L’amore di Dio è pratico, efficace, e anche noi vogliamo andare in questa direzione». Molto importante, rimarca la religiosa spagnola, è dunque anche la formazione delle suore, tema su cui l’Unione sta investendo molto.

E con l’Uisg sa collaborando attivamente anche il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, il cui sottosegretario Fabio Baggio ieri pomeriggio ha tenuto una delle relazioni più attese: « A questa e ad altre iniziative Uisg – ha detto monsignor Baggio ad Avvenire – vogliamo portare quello che è il dettato insito nel nome stesso del nostro Dicastero e che è poi l’invito ricorrente di papa Francesco. Una riflessione più profonda che muove dalla Popolorum progressio di san Paolo VI, in qualche modo rivista alla luce della Laudato si’, della Fratelli tutti e della Evangelii gaudium.

Al centro c’è il compimento del progetto di Dio sull’essere umano, su ogni essere umano, in tutte le sue dimensioni, compresa quella spirituale. Lo sforzo e l’impegno che la Chiesa deve profondere su questi temi corrisponde alla realizzazione del regno di Dio. E nessuno va escluso, nessuno va messo ai margini. Anzi, le periferie vanno messe al centro», sottolinea il missionario scalabriniano, introducendo anche il capitolo del Cammino sinodale che in tal senso sta scrivendoanche il suo Dicastero: « La vera azione sinodale è raggiungere le persone lontane, entrare nei circuiti della povertà, dare voce a chi non ha voce. E ascoltare, che non a caso è uno dei punti fondanti di questo periodo del Sinodo, per una Chiesa che vuole rispondere alle esigenze del mondo». Altrettanto preziosi gli altri e numerosi contributi portati all’incontro, anche con denunce circostanziate sulle disparità nelle varie parti del mondo, dall’Africa all’Afghanistan a Lampedusa, e che di certo verranno riprese nel documento del prossimo autunno. (Igor Traboni – Avvenire)