15 Maggio 2023 – Bologna – Nella mattinata di sabato 29 aprile si è tenuto il primo incontro per i sacerdoti, i religiosi e le religiose di origine straniera, attualmente attivi nella diocesi di Bologna, che ha coinvolto una trentina di persone. L’iniziativa è venuta congiuntamente dagli uffici diocesani per la vita consacrata e Migrantes, che hanno percepito un’aspettativa presente tra quanti operano attualmente a Bologna.
È intervenuto per un saluto a nome dell’Arcivescovo il vicario generale monsignor Stefano Ottani: «La presenza di preti, religiosi, ma anche di qualche laico, provenienti da tutto il mondo è certamente una grande ricchezza, che però dev’essere prima di tutto conosciuta e riconosciuta. Abbiamo tante cose da dire ma anche tante cose da imparare. Mi auguro che questa giornata sia la prima di una serie di incontri e di conoscenza e progressivo scambio di doni tra le nostre Chiese».
È stato provvidenziale il fatto che l’incontro sia avvenuto alla vigilia della Giornata Mondiale delle Vocazioni, perché è stato anche un momento di condivisione fraterna nella pluralità delle vocazioni: non solo paesi diversi di origine, ma anche diocesi, istituti, congregazioni diverse, diversi i carismi, i servizi a cui sono chiamati, le motivazioni che li hanno portati attualmente a Bologna.
Tanta voglia di raccontarsi, di condividere, ma anche di offrire consigli, offrire prospettive; Suor Alba, originaria di Kerala in India, ci racconta: «È stato molto bello, infatti stavo pensando come mai non ci sia mai stata occasione di incontrarsi nella giornata missionaria, quando ricordiamo solo chi parte dall’Italia e non chi arriva. Io mi sento molto missionaria, per me significa portare Gesù a tutti, è anche una ri-evangelizzazione a chi solo pensa di conoscerlo».
Anche la comunità del seminario ha percepito l’importanza dell’incontro, con la presenza del seminarista Riccardo Ventriglia insieme ad un compagno di origine iraniana, che si prepara al sacerdozio. Suor Virginia Isingrini, partendo dal racconto delle sue difficoltà di inserimento in Messico, ha raccontato: «Io vorrei invitare chi in qualche modo potesse essere considerato marginale ad avere più coraggio, ad inserirsi di più nella realtà e a provocare quelle cose che vorrebbe che così fossero, perché se ognuno si chiude nella propria nicchia, aspettando queste grandi conversioni, non succederanno mai».
Tante le testimonianze come quella di suor Deogratias, originaria della Tanzania che ammettono l’esistenza di sfide ma che non si fanno scoraggiare: «Bisogna affrontare le difficoltà e poi si trova la strada giusta».
È stato bello vedere fratelli e sorelle di diocesi e congregazioni diverse scoprirsi connazionali: tanti scambi di numeri di telefono, la creazione di una rete che offre prospettive inedite di collaborazione e di sostegno reciproco nella missione. (don Andrea Caniato – Migrantes Bologna)


