Lampedusa – Erano stipati in 75 su un gommone, tra cui 24 donne: 4 di loro sono incinte. I migranti, provenienti dall’Africa subsahariana, sono stati messi in salvo dalla Guardia Costiera italiana. “Erano tutti esausti ma nessuno ha avuto bisogno di cure mediche urgenti”, ha detto il portavoce della Guardia Costiera. L’episodio è l’ultimo di una serie di sbarchi sulle coste italiane. Infatti, solo nel corso del primo semestre del 2012, sono state eseguite 22 operazioni di contrasto all’immigrazione clandestina e cinque operazioni di soccorso dalle Fiamme Gialle. In totale sono stati intercettati 1.471 immigrati, sono state sequestrate 23 imbarcazioni e denunciate 500 persone: 72 gli arresti. Il bilancio è stato fornito dal Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza per i primi sei mesi di quest’anno, con il contributo dell’Agenzia Europea Frontex, che ha come obiettivo il contrasto dell’immigrazione clandestina via mare e il traffico internazionale di droga, e opera sia in prossimità delle acque territoriali che in operazioni internazionali. Lo spostamento delle rotte dell’immigrazione da Lampedusa verso le coste siciliane e salentine sembrerebbe dovuta alle crisi socio-politiche dei Paesi nordafricani. Ma soprattutto, le organizzazioni criminali, se fino allo scorso anno utilizzavano le ‘carrette del mare’ indirizzandole verso le frontiere esterne dell’Unione Europea, oggi impiegano mezzi molto più sofisticati, quali imbarcazioni da diporto sia a vela che a motore, o grossi pescherecci, in grado di confondersi col traffico marittimo ordinario. (B. Benvenuti – Avvenire)


