5 Aprile 2023 – Roma – Un confronto aperto anche sui temi più complessi. È questo il tratto che emerge alla visione dello speciale targato Disney “Faccia a faccia con Papa Francesco” (“Amen: Francisco responde”), produzione firmata da Jordi Évole e Màrius Sanchez, sulla piattaforma Disney+ da oggi, mercoledì 5 aprile. È il racconto di un momento di condivisione, in un loft del quartiere Pigneto a Roma, tra Papa Francesco e dieci ragazzi di età compresa tra 20 e 25 anni, di fede cattolica, musulmana, distanti o atei; giovani che hanno posto domande sulla vita e le sue sfide: migranti, aborto, fede, Chiesa, ruolo della donna, abusi, identità, sessualità e social media. La Commissione film Cei e l’Agenzia Sir hanno avuto la possibilità di vedere lo speciale in anteprima.
Lo speciale si apre con una carrellata di volti, tesa a presentare i giovani invitati a conversare con Francesco, ragazzi provenienti da Spagna, Argentina, Perù, Ecuador, Senegal, Stati Uniti e Colombia. Tutti chiamati a esprimersi in spagnolo con il Pontefice, incontrandolo in uno stabile nel quartiere Pigneto a Roma. All’inizio il Papa viene mostrato in Vaticano, presso la Domus Santa Marta: lì, sempre con il sorriso, lo sentiamo pronunciare le note parole “Sono ancora vivo”. Lo vediamo spostarsi dalla sala ristoro all’ascensore, fin nel suo studio privato: uno spazio semplice, modesto nelle dimensioni, sovraccarico di libri. Arriva poi la chiamata per l’appuntamento e, al seguito di un addetto della sicurezza, il Papa si mette in auto scambiando battute cordiali, prossime, con l’accompagnatore, annullando la distanza tra i sedili. Giunto a destinazione, il Papa entra nella struttura scelta per l’incontro. Quando si trova al cospetto dei ragazzi si illumina: si sente a casa, un pastore tra la gente. Emozionati, i ragazzi iniziano a rompere le righe e a parlare in maniera diretta con il Pontefice. I primi quesiti riguardano il ruolo del Papa, se percepisce o meno uno stipendio, se dispone di un telefono, cosa fa se desidera comprare qualcosa. Poi il cambio di passo quando viene posto il tema dei migranti, domandandogli se ha sperimentato da bambino in Argentina forme di razzismo. Il Papa coglie l’occasione per rimettere al centro il valore dell’accoglienza e dell’integrazione nella società e nella Chiesa, attento a puntualizzare la differenza tra “usare” e “accogliere” le persone migranti. Tanti i temi al centro del dialogo tra i giovani e il Pontefice.


