Vescovi GB: “dietro le statistiche, persone con un nome, un volto, una storia”

14 Marzo 2023 –

Londra –Il nostro punto di partenza come società deve essere quello di riconoscere i migranti e i rifugiati come persone. Dobbiamo capire le loro storie, le ragioni per cui hanno lasciato le loro terre d’origine e le speranze di costruire un futuro qui”. Lo afferma il vescovo Paul McAleenan, responsabile per i Migranti e i Rifugiati della Conferenza Episcopale d’Oltre Manica, presentando una nuova pubblicazione del Dipartimento per gli affari internazionali della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles. Un testo articolato per un approccio al fenomeno migratoria che “pone l’essere umano al centro dell’azione pastorale, guardando oltre le statistiche e le politiche, alla persona – ognuna con un nome, un volto e una storia”. Il documento offre 24 principi guida ed è sostenuto da Santa Sede, Comece, Cafod, Csan e la “Caritas Social Action Network”. Nel presentare la pubblicazione, la Conferenza episcopale afferma: “nel 2023, le persone che compiono viaggi pericolosi attraverso la Manica per raggiungere il Regno Unito vengono chiamate con vari nomi: ‘rifugiati’, ‘richiedenti asilo’, ‘migranti’ e spesso con termini più dispregiativi”. I vescovi inglesi chiedono un drastico rovesciamento di prospettiva: “Non dovremmo mai vedere le persone che arrivano da altrove come un problema politico da risolvere quanto piuttosto come fratelli e sorelle verso i quali abbiamo una responsabilità e che arricchiscono molto le nostre comunità”.