Immigrato apre le porte ad un senza fissa dimora

4 Novembre 2022 – Cosenza – Un giovane immigrato le ha aperto le porte di casa quando tutte le altre restavano chiuse, perché lui conosce il sapore amaro della disperazione, il gusto aspro della solitudine. Sa bene ciò che significa sentire freddo e non avere un soldo in tasca, ha guardato in faccia più volte la disperazione. Perciò non ha esitato a mettere a disposizione il suo alloggio quando, tornando dal lavoro in un ristorante di Montalto Uffugo, alle porte di Cosenza, s’è imbattuto nei volontari della Protezione civile comunale che affiancavano i carabinieri nell’intervento di soccorso a una ottantenne che si era sdraiata sotto una pensilina dei bus. Era disorientata, confusa, provata. È il consigliere comunale Silvio Ranieri, delegato alla Protezione civile, a raccontare la commovente storia di solidarietà. Sottolineando i nomi del presidente dell’associazione, Pino Mazzei, e degli altri volontari che dedicano il loro tempo libero per aiutare chi ha bisogno, sempre più numerosi, purtroppo, dall’amministratore Rocco Raimondo, agli amici Francesco De Luca, Giuseppe Lanzillotta, Francesco Croce. «Siamo spesso bombardati da manifestazioni e comportamenti pregiudiziali, e persino ostili, verso l’altro – commenta Ranieri – condizionati dall’inseguimento di risultati immediati e dall’esigenza di rispondere alle emergenze continue di vita che ci portano a sfide quotidiane trasformandosi spesso in atteggiamenti quasi disumani». L’amministratore ricorda i diversi tentativi andati a vuoto di trovare una sistemazione, anche temporanea, all’anziana donna. Prima a Montalto ,poi nel vicino comune di Luzzi dove la signora risulta residente. «Ma come spesso capita – prosegue – trovare alloggi immediati non è semplice e ancor meno lo è riuscire a individuare mani che accolgono in modo vero». Ma questa storia si è trasformata in un momento bello, carico di generosità. Lui è un ragazzo come tanti, lavora in un ristorante, ha finito il turno, sta tornando a casa e vede una signora anziana al freddo e affamata. E allora, guardandola, si offre di darle una sistemazione per una notte e l’indomani cerca di risolvere il problema. «È un ragazzo che ci ha regalato una lezione di vita». Il giorno dopo la donna è stata affidata ai servizi sociali comunali che adesso, dunque, finalmente, si occuperanno di lei. E al giovane cameriere immigrato anche lei, come gli altri, ha più volte detto «grazie!» per questo gesto di umanità. (Domenico Marino – Avvenire)