1 Settembre 2022 – Roma – Un naufragio fantasma, l’ennesima tragedia che si è consumata in alto mare e di cui non si sa nulla. Questa volta la rotta è quella tra l’Algeria e la Sardegna. Rimangono i corpi restituiti dalle onde, giorno dopo giorno. Già cinque quelli intercettati dalla Guardia costiera su segnalazione di alcune imbarcazioni: l’ultimo, ieri pomeriggio, dopo i quattro recuperati tra lunedì e martedì notte. Proseguono intanto le ricerche di un relitto e di corpi di migranti vittime di un possibile naufragio avvenuto nei giorni scorsi al largo delle coste meridionali dell’Isola. In campo la Guardia costiera e il Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza che stanno verificando anche gli avvistamenti segnalati da altre imbarcazioni. Intanto, il recupero degli altri due cadaveri al largo dell’Isola Rossa a Capo Teulada ha di fatto confermato l’ipotesi de naufragio (due fascicoli di indagine sono stati aperti dalla procura di Cagliari) e si teme che in mare ci siano altri cadaveri. Proprio nello scorso fine settimana la Guardia costiera e la Guardia di finanza avevano rafforzato i controlli: erano arrivate segnalazioni di ‘sciami’ di imbarcazioni di migranti in arrivo in Sardegna e alcune erano state perse di vista. Sono oltre 200 quelle intercettate nello scorso weekend a Sant’Antioco, Santa Margherita di Pula, Cala Verde e Villasimius. Tra loro anche diverse famiglie. Si tratta di cittadini del Ghana e della Nuova Guinea, partiti con barchini dal Nord Africa. La Procura di Cagliari ha aperto due fascicoli con l’ipotesi di naufragio per i cinque cadaveri recuperati nel mare del sud Sardegna. Intanto proseguono gli sbarchi anche a Lampedusa e a Crotone. Salgono a 25 gli sbarchi registratisi nelle ultime 24 ore a Lampedusa e nell’hotspot adesso sono oltre 1.600 gli ospiti. Gli ultimi tre sbarchi ieri pomeriggio. Una motonave carica di migranti, probabilmente proveniente dalla Turchia, è stata infine intercettata, a pochi metri dalla costa crotonese. Il peschereccio rischiava l’impatto sulla costa calabrese perché i trafficanti, fa sapere la guardia di finanza, avevano accelerato e manomesso la postazione di comando per poi abbandonare la plancia ed evitare di essere individuati. A bordo dell’imbarcazione, che è stata condotta in porto, 252 migranti, di origine afgana, bengalese, egiziana e pachistana, la motonave è stata condotta verso il porto di Crotone. In porto sono proseguite le operazioni di polizia per individuare i responsabili e sono risultate particolarmente complesse perché i migranti, durante tutta la traversata, erano stati minacciati di ritorsioni verso di loro e verso le famiglie di origine laddove avessero collaborato con gli inquirenti. Le indagini hanno portato a individuare due trafficanti di nazionalità egiziana e quattro membri dell’equipaggio di nazionalità pachistana. (Daniela Fassini)


