Centro Astalli: 20 anni legge Bossi-Fini?Non un giorno di più

13 Luglio 2022 – Roma – “Quest’anno compie 20 anni la legge Bossi-Fini: c’è solo da sperare che al consueto ‘cento di questi giorni’ si sostituisca invece ‘non un giorno di più'”. Lo afferma sulla newsletter del centro Astalli, servizio dei gesuiti per i rifugiati, il presidente padre Camillo Ripamonti, come riferisce Ansa. “A tale proposito – prosegue – potremmo farci una domanda semplice: l’obiettivo della legge n.189 del 30 luglio 2002 era tra gli altri quello di contrastare l’immigrazione irregolare, ha ottenuto il suo risultato? Sembrerebbe di no! Anzi, una legge pensata per contenere e non per governare il fenomeno migratorio ha ottenuto come risultato quello di aver creato tanta irregolarità, poi affrontata a colpi di sanatorie”. “Infatti – sottolinea ancora il gesuita – molte se ne sono susseguite negli anni, camuffate anche in vari modi, ma lasciando oggi il Paese con un chiaro bisogno di manodopera generica e specializzata che non riesce a essere soddisfatto”. “Senza contare poi la creazione del binomio migrazione-sicurezza che la legge ha negli anni alimentato favorendo un clima sociale a dir poco diffidente”, aggiunge. “Occorre superare l’ideologia per affrontare le questioni con lungimiranza – conclude padre Ripamonti -. La proposta di legge di iniziativa popolare Ero straniero, depositata in Parlamento nel dicembre del 2017, può essere l’inizio di una riflessione adeguata. Occorre non perdere l’occasione”.