8 Luglio 2022 – Roma – Sono oltre 1 milione i minorenni nati in Italia da genitori stranieri (di seconda generazione in senso stretto), il 22,7% dei quali (oltre 228mila) ha acquisito la cittadinanza italiana. Il dato, riferito al 2020, è dell’Istat ed è contenuto nel Rapporto 2022 dell’Istat. Tra il 2011 e il 2020 quasi 400mila ragazzi stranieri hanno acquisito la cittadinanza per trasmissione dai genitori. Nello stesso periodo si sono registrate oltre 57mila acquisizioni di cittadinanza per elezione da parte di nati in Italia al compimento del diciottesimo anno di età.
Considerando i requisiti previsti dalla proposta per lo ius scholae, la platea di aventi diritto – sottolinea l’Istat – è stimabile in circa 280mila ragazzi. Risiede in Lombardia oltre il 25% dei potenzialmente interessati alla variazione della legge. Gli studenti con background migratorio (stranieri + italiani per acquisizione della cittadinanza) iscritti nelle scuole italiane nell’anno scolastico 2019/2020 superano il milione. Tra i dati quelli degli alunni con cittadinanza acquisita che sono circa 264mila e rappresentano il 3% degli alunni nelle scuole primarie, il 3,6% nelle scuole secondarie di primo grado e il 3,5% di quelle secondarie di secondo grado.
Nel 2021, le famiglie con almeno uno straniero – si legge ancora nel rapporto – sono 2 milioni e 400mila, il 9,5% del totale. Quasi tre su quattro hanno componenti tutti stranieri mentre è mista poco più di una famiglia su quattro. Più della metà delle famiglie con almeno uno straniero vive nel Nord del Paese, circa un quarto nel Centro e la restante parte nel Mezzogiorno (18,7%). L’11,3% degli alunni stranieri delle scuole secondarie giudica la propria famiglia abbastanza o molto povera. Si colloca nella modalità intermedia “né ricca né povera” l’84,1% degli stranieri e l’86,3% degli italiani. A sentirsi molto o abbastanza ricchi sono invece il 4,5% degli stranieri e il 9,7% degli italiani. I ragazzi stranieri hanno percepito il peggioramento della situazione economica durante la pandemia più degli italiani, il 39,1% contro il 28,7%.
Tra gli alunni stranieri delle scuole secondarie il 78,5% pensa in italiano. Rispetto all’autovalutazione delle competenze, circa tre ragazzi su quattro dichiarano di parlare e leggere ‘molto bene’ l’italiano, ancora di più sono coloro che pensano di comprenderlo molto bene, meno numerosi invece quelli che ritengono di scriverlo altrettanto bene. “Il futuro mi affascina” è la risposta fornita dal 51,6% dei ragazzi stranieri; per le ragazze la percentuale è molto più contenuta mentre assume maggiore rilievo la modalità “il futuro mi fa paura”, scelta dal 38,5% delle alunne e dal 24,0% degli alunni. Rispetto al Covid-19 i giovani stranieri delle scuole secondarie – evidenzia l’Istituto di Statistica italiano – si dicono molto o abbastanza preoccupati nel 46,4% dei casi mentre l’11,9% è per niente preoccupato (tra i ragazzi italiani la preoccupazione è maggiore). Più in generale, il 34,7% si dichiara molto preoccupato per le malattie (32,7% tra gli italiani). Al centro dell’attenzione degli alunni stranieri delle scuole secondarie è invece l’ambiente, che preoccupa molto il 60,5% degli intervistati, timore condiviso anche dai ragazzi italiani. Per molti giovani il futuro è altrove. Il 59% degli alunni stranieri delle scuole secondarie da grande vuole vivere all’estero contro il 42% degli italiani. Questo desiderio è più diffuso tra le ragazze (66,3%) rispetto ai coetanei maschi (52%).


