Rosarno – Cresce l’allarme a Rosarno e nella Piana di Gioia Tauro per le condizioni in cui sono costretti a vivere centinaia di immigrati. Centinaia di persone ammassate nella tendopoli e nella baraccopoli che è sorta accanto. Domani a Polistena si riunirà l’associazione che riunisce i sindaci della Piana, “La città degli ulivi”, per discutere e cercare una soluzione unitaria. Perché l’emergenza non è solo di Rosarno e San Ferdinando nei cui perimetri municipali si trovano tendopoli e baraccopoli. Oltre a quanti vivono nei due insediamenti più o meno regolari, infatti, il comprensorio accoglie centinaia di altri disperati che sopravvivono in abitazioni abbandonate, sotto i ponti e in altri alloggi di fortuna. Il volontariato cattolico e le parrocchie lavorano da mesi al fianco degli immigrati, anzitutto africani, giunti in Calabria per essere impegnati nella raccolta degli agrumi, ma che hanno difficoltà a trovare lavoro poiché il prodotto non è più appetibile sul mercato quindi gli imprenditori spesso preferiscono lasciarlo incolto. Sulla vicenda è intervenuta Rosa Villecco Calipari deputata Pd della provincia di Cosenza. “Novecento immigrati ammassati in tende che potrebbero ospitarne 260, servizi igienici insufficienti e fatiscenti. Prima che si ripetano i drammi di tre anni fa, s’intervenga perché a Rosarno e San Ferdinando la situazione è oramai esplosiva”, ha detto Calipari. “Non è possibile – ha aggiunto Calipari che nei giorni scorsi assieme ad altri otto parlamentari del Pd aveva presentato un’interrogazione sul caso al ministro Cancellieri, – che ricada tutto sulle spalle dei due sindaci e che la Regione, dopo un iniziale contributo per le spese di gestione, non provveda ad alcun finanziamento del campo dove, anche il personale incaricato della gestione non riceve lo stipendio dal mese di luglio!”. (D. Mar.- Avvenire)


