Rai: in replica le puntate di “Radici”

Roma – Radici, il programma sull’immigrazione realizzato da Davide Demichelis per Rai Tre, visti gli ascolti e la critica positiva, ritornano, in replica, a partire da domani, in seconda serata.

 
Domani sarà la volta della puntata dedicata al Senegal. Seguiranno la Bolivia l’11 novembre, il Marocco il 18 e la Bosnia il 25.
Radici è un viaggio alle radici di una persona e della sua cultura, del suo Paese e della sua gente. Quattro immigrati che vivono in Italia guidano gli autori del programma nella loro terra natale. Ogni viaggio ha una o un protagonista, che guida Davide Demichelis alla scoperta delle sue origini. Il programma si colloca fra il travel show e il documentario sociale, con uno sguardo volutamente strabico che alterna, salta, oscilla costantemente fra il totale (culture, tradizioni, politica, sociale) e il particolare (la famiglia dell’immigrata o dell’immigrato, gli amici, i compagni ed i luoghi della sua infanzia).
L’immigrato è una guida d’eccezione: parla italiano e quindi comunica direttamente al pubblico l’emozione di ritrovare i suoi luoghi natali e la sua gente.
Ma descrive anche in prima persona le difficoltà che lo hanno spinto a lasciare il suo Paese e a venire in Italia. Lo sguardo attento e critico di queste persone ci offre un punto di vista originale, una prospettiva nuova nella scoperta di queste terre lontane, aiutandoci così ad entrare molto più in profondità nella cultura e nel tessuto sociale del loro Paese.
La puntata di domani riguarda, come detto, il Senegal e il protagonista è Magatte Dieng, 28 anni, che vive a Torino e fa il musicista. E’ un griot, un cantastorie. Fin dall’antichità chi appartiene al suo gruppo ha il compito di tramandare le storie di padre in figlio: per questo in Africa si dice che quando muore un vecchio è come se bruciasse una biblioteca. Magatte vive a Torino, è sposato da due anni con una ragazza italiana. Suona le percussioni, balla, canta, tiene corsi di musica. Ama molto il nostro Paese. Non sa se si fermerà a vivere qui o se un giorno tornerà in Senegal, dove ha un bimbo di 9 anni. E’ musulmano bayefall, una corrente nata nel ‘900 in Senegal.