Rom: il consiglio d’Europa ricorda Olocausto

1 Agosto 2019 – Strasburgo – Settantacinque anni fa, gli ultimi rom del cosiddetto Zigeunerlager (campo degli zingari) – 2.897 persone tra uomini, donne e bambini – furono sterminati nelle camere a gas di Auschwitz-Birkenau. La liquidazione del campo del 2 agosto 1944 fu un capitolo particolarmente oscuro dell’Olocausto dei rom: un tentativo del regime nazista e di tutti coloro che lo sostenevano di sterminare i rom di tutta Europa”. Lo si legge in una nota diffusa oggi dalla sede di Strasburgo del Consiglio d’Europa. “Gli orrori dell’Olocausto dei Rom sono una parte innegabile della nostra storia, ma per molto tempo l’Europa ha chiuso un occhio su quanto avvenuto”, ha dichiarato il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, in un messaggio in occasione della cerimonia commemorativa che si svolgerà il 2 agosto ad Auschwitz. I sopravvissuti all’Olocausto, i rom di tutta l’Europa, funzionari polacchi e diplomatici stranieri parteciperanno alla commemorazione nell’ex campo di concentramento. “Sebbene non esistano cifre esatte, gli storici stimano che durante la seconda guerra mondiale furono uccisi circa 500mila rom”, spiega il CdE.

“Abbiamo il dovere di porre fine al silenzio che è durato per decenni e dobbiamo mantenere viva la memoria”, ha sottolineato il segretario generale. “È nostro dovere garantire che ciò non si ripeta”, ha aggiunto, richiamando l’attenzione sul fatto che al giorno d’oggi si sono affermati vari movimenti e partiti estremisti in Europa, e sul fatto che i rom e i sinti continuino a essere vittima di intolleranza, razzismo sistemico e discriminazione. “Il Consiglio d’Europa, il principale custode e difensore dei diritti umani in Europa, ha fatto della lotta per l’inclusione sociale dei rom una priorità politica”. Oltre alla commemorazione ad Auschwitz, il Consiglio d’Europa organizza una cerimonia commemorativa di fronte al Palais de l’Europe, a Strasburgo, per rendere omaggio alle vittime dell’Olocausto dei rom.

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