Catania – Il no alla xenofobia è fermo. Come è pressante l’invito a ricucire l’Italia e a non lasciarla in mano agli «imprenditori della paura». Quella stessa paura che è alla base di un fatto «terribile» come quello di Macerata. Il cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, legge così l’increscioso episodio di cronaca avvenuto nella cittadina marchigiana. E da Catania, dove ieri ha presieduto la Messa per la festa di sant’Agata, ha sottolineato: «Bisogna dire no alla xenofobia, al rancore sociale e agli ‘imprenditori della paura’. Dobbiamo unire l’Italia, ‘ricucire’ le nostre comunità. In nome di Dio invochiamo sobrietà, pace e dialogo».
«Ieri – ha proseguito il Presidente della CEI – abbiamo celebrato la ‘Giornata della Vita’. Non posso non ricordare quanto avvenuto sabato scorso a Macerata: il terribile gesto di violenza è segno di un disagio sociale che nasce dall’insicurezza e dalla paura. Esso non può trovare giustificazione alcuna, né essere sottovalutato nella sua oggettiva gravità. Mentre ci chiniamo sulla vita nascente perché possa trovare accoglienza e sostegno – ha concluso – dobbiamo fare ogni sforzo per custodire la qualità della vita delle nostre città, favorendo inclusione e sicurezza».


