Ladispoli – Lo scorso 2 luglio le donne della comunità cattolica nigeriana di Ladispoli hanno celebrato il loro Mother’s day per l’anno pastorale 2017. È ormai tradizione per la comunità africana, una della più numerose tra quelle dei migranti nella diocesi di Porto–Santa Rufina, questo appuntamento di fine anno, perché rappresenta un’occasione per ritrovarsi e fare il punto su quanto svolto durante l’anno. L’evento ha avuto inizio con la celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Chiara, presso la parrocchia della Santissima Annunziata di Ladispoli, dove i fedeli nigeriani si incontrano per le celebrazioni in lingua. L’altra parrocchia dove si riuniscono regolarmente è quella di Cesano. La giornata della festa è iniziata con la Messa presieduta dal cappellano dei cattolici nigeriani, don Matthew Eze, e da don Leonard Ehirmere. Presente anche il direttore Migrantes, il diacono Enzo Crialesi, che ha portato il saluto del vescovo Mons. Reali.
Il ballo e i canti negli abiti della tradizione hanno creato una bella atmosfera di amicizia e di condivisione. Valori importanti per le famiglie nigeriane che, come ha detto Crialesi, vivono con grande responsabilità la solidarietà reciproca, offrendo sostegno alle persone più in difficoltà.
Animatore entusiasta della festa è stato don Matteo (in diocesi tutti lo chiamano così), che coordina tutte le attività di catechesi e di carità dei suoi connazionali. Una prestigiosa presenza per gli africani è stata quella di Anthony Awuru Stephen, incaricato degli affari ad interim presso l’ambasciata della Repubblica Federale di Nigeria presso la Santa Sede. Il diplomatico ha espresso il suo apprezzamento per le attività della comunità e l’orgoglio per la capacità di queste persone di essere unite e coltivare le loro tradizioni anche in Italia.


