Mons. Delpini: un sinodo minore per una “Chiesa dalle genti”

Milano – La Chiesa ambrosiana entra nel Sinodo. Sarà un Sinodo minore quello indetto dall’arcivescovo («La Chiesa dalle genti») per affrontare ciò che non si può più definire solo una sfida della multietnicità posta alle comunità cristiane. Il senso dell’iniziativa lo ha spiegato lo stesso Mons. Delpini in una intervista  a Radio Marconi. “La mia riflessione, più che sociologica di una lettura della società, è motivata – dice – da un’intenzione di riconoscere la vocazione cattolica della Chiesa: cattolica vuol dire universale e universale vuol dire che tutti coloro che sono credenti in Cristo e che sono battezzati sono parte della Chiesa. Quindi la Chiesa assume le culture dei popoli, le accoglie, le rispetta, le trasforma e diventa una comunità. Come all’inizio si è fatta un’unica Chiesa tra quelli che venivano dal giudaismo e quelli dalle genti, così ancora oggi è unica, è unita con la ricchezza delle presenze. L’intenzione di questo Sinodo è di una riflessione, di avere linee pastorali per essere la Chiesa di oggi e di domani. Quindi – aggiunge il presule – non quella di ieri, che era molto più legata a un territorio e a un tipo di presenza, piuttosto la Chiesa in questo territorio dove tutti i cattolici si devono sentire parte”. Sarà “un cammino condiviso in cui tutti devono essere aiutati a esprimersi, a individuare le linee pastorali da formulare, da formalizzare e da raccomandare per il prossimo percorso di Chiesa”.