Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro in un libro della collana Migrantes

22 Aprile 2024 – Roma – “Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro” è l’ultimo libro scritto da Massimo Pavanello edito dalla Tau Editrice nella collana “Testimonianze e esperienze delle Migrazioni”.  Il libro si avvale della prefazione di Antonella Benedetta Ventre, giornalista Rai, con esperienza di studi e di lavoro all’estero; e della postfazione di don Antonio Serra, da anni residente a Londra e coordinatore nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Inghilterra e Galles. Il testo raccoglie una decina di interviste realizzate per la rubrica “Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro” proposta da Radio Mater. Una trasmissione ideata e condotta da Massimo Pavanello, con la consulenza della Fondazione Migrantes. L’interesse giornalistico dà conto della vita di alcune Missioni Cattoliche Italiane. Dopo un primo volume, che ha proposto testimonianze attinte all’interno del Vecchio continente, questo offre vetrina a voci che abitano fuori dall’Europa. Preti, imprenditori, giovani, funzionari di Organizzazioni internazionali si sono prestati al microfono del conduttore raccontando la propria esperienza di italiani all’estero e il ruolo delle Missioni Cattoliche Italiane nel fare comunità. Nei colloqui sono stati affrontati anche argomenti mutuati dalla cronaca: la guerra, con un cappellano militare; le migrazioni, con un missionario impegnato in Marocco; il benessere, con un imprenditore che lavora a Hong Kong; l’8xmille destinato ai progetti esteri; la scelta di trasferirsi all’estero, con una giovane connazionale che ora vive in Canada.  Con un occhio sempre attento alla presenza di carità che gli italiani testimoniano in questi contesti. “L’intuizione che ha portato a questo libro (frutto dell’omonima rubrica radiofonica) – dichiara Pavanello – parte da un dato: ci sono più italiani nel mondo che stranieri in Italia. Da quando l’emigrazione è un fenomeno, i connazionali all’estero hanno avuto al loro fianco una Chiesa dall’idioma familiare. Per tutti, anche i molti realizzati, è il bisogno e non il romanticismo a spingere verso nuovi lidi”. L’autore, da questa ricognizione ad extra, individua anche una ricaduta interna. Infatti, chiosa: “conoscere l’andamento vettoriale della emigrazione italiana, che include il dato spirituale, facilita anche la rilettura dell’immigrazione verso le coste domestiche”. Il pensiero finale è quasi una dedica. “Né la prima né la seconda edizione della rubrica radiofonica hanno potuto ospitare membri della vivace Comunità italiana di Mosca che si raduna presso la chiesa di San Luigi dei Francesi. Il contesto internazionale ha suggerito di custodire questo gruppo di fedeli. Basti qui una prudente citazione. In attesa di dare loro voce”. A tal proposito, dopo la visita in Russia del Cardinal Matteo Zuppi, in qualità di rappresentante personale del Papa, la MCI moscovita ha rilasciato un comunicato che si riporta nel libro. È l’unico intervento pubblico dei fedeli italiani, dall’inizio del conflitto.