Forum delle Migrazioni: oggi mons. Perego sulle cause delle migrazioni che impediscono la libertà di restare

8 Marzo 2024 – Agrigento – “Fermare  la   corsa   agli  armamenti,   il colonialismo economico, la razzia delle risorse altrui, la devastazione della nostra casa comune”. Secondo  l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, deve essere questo l’impegno prioritario che può consentire realmente la possibilità di scegliere se essere ‘liberi di partire o di restare’….”  . Monsignor Perego è intervenuto questa mattina  in collegamento alla seconda giornata del IX Forum sulle migrazioni organizzato dall’Accademia di Studi Mediterranei, l’appuntamento che l’ Istituto di Alta Cultura fondato da Assuntina Gallo Afflitto e presieduto dal vescovo Enrico dal Covolo, promuove ogni anno per riflettere sul tema delle migrazioni.  Con un approccio, anche questa volta,  chiaro: perché  “etica  e diritto si possono distinguere, ma non disgiungere”. Oltre alle guerre note e dimenticate è “il neocolonialismo economico: la razzia delle risorse altrui”- come ricordato anche da Papa Francesco- “che impedisce alle persone di restare nel proprio Paese”. “Assistiamo  non solo a  un impoverimento delle risorse dei Paesi dell’Africa, ma a un vero e proprio furto legalizzato delle loro risorse, su cui poi le multinazionali e alcuni Paesi speculano”, ha spiegato Perego.  E ha aggiunto: “Anche l’Italia attraverso il cosiddetto ‘Piano Mattei ’vuole ricercarsi ‘un posto al sole’ in nove Paesi Africani (Marocco, Tunisia, Egitto, Algeria, Costa d’Avorio, Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico), ma anche in Angola e Ghana, per ‘lo sviluppo italiano in Africa’ – con le briciole lasciate ai Paesi africani, non coinvolti nel piano”. Ma “siamo lontani dal vero e unico ‘Piano Mattei’ del dopoguerra, preparato in Università Cattolica di Milano in quasi dieci anni prima e dopo il ’48 e che aveva visto oltre a Mattei, protagonisti i grandi economisti Vanoni e Vico, Fanfani e la Pira, Saraceno e altri e che pensavano alla cooperazione allo sviluppo dei popoli africani seguendo l’invito di Pio XII”.

Tra gli interventi di ieri al convegno anche quelli dell’arcivescovo di Agrigento,  Alessandro Damiano, di Angela Ales Bello, presidente del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche di Roma  dedicato al tema della fratellanza universale, di Stefano Pasta, docente all’ Università Cattolica  che è intervenuto sui “nuovi italiani” e la necessità “ di riconoscere il cambiamento demografico italiano”, del saggista Marco Roncalli  e di don Aldo Sciabbarrasi, direttore dell’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Agrigento che fra storia e attualità hanno  raccontato e interpretato l’attenzione della Chiesa  al fenomeno migratorio nella sua evoluzione  a partire dalle origini sino al pontificato di Papa Francesco.  I lavori del convegno – ospitati nella Sala delle Conferenze di Casa Sanfilippo, al Parco Archeologico nella Valle dei Templi – dopo l’ultimo contributo di oggi, presentato da Luca Alteri, docente all’ Università “La Sapienza” di Roma  sui migranti e il tema della “povertà come condanna”,  si concluderanno domani con alcuni approfondimenti specifici di don Alessandro Andreini,  Alfonso Cacciatore, Giulia Sfameni Gasparro, Anna Maria Samuelli, Antonio Romano e don Carmelo Mezzasalma.