Per una comunicazione persistente

28 Febbraio 2024 – Roma – Persistente o effimera? Più che esprimere un dubbio amletico, questi due aggettivi sono un invito alla riflessione sulla comunicazione e sull’informazione. Entrambi incidono sulla dimensione temporale di ciò che viene raccontato e, di riflesso, sull’attenzione suscitata nell’opinione pubblica. Più profondamente, su come quest’ultima viene alimentata anche dalla mediazione di chi opera nel mondo dei media e dall’interesse collettivo. Ecco, allora, la contrapposizione tra persistenza e caducità: sottolinea la necessità di non voltarsi mai dall’altra parte davanti ai drammi – tanti – dell’umanità. Il pensiero corre veloce alle guerre in corso. Proprio in questi giorni abbiamo ricordato il secondo anniversario dell’inizio del conflitto in Ucraina, cui si aggiungono quello mediorientale e tanti altri dimenticati. È qui che emerge l’impegno condiviso. È responsabilità di tutti dare un sapore nuovo all’attuale contesto comunicativo perché il bene comune non può mai essere effimero. La comunicazione e l’informazione persistenti lo sanno. (Vincenzo Corrado)