Sos dal mare: 40 dispersi nel fine settimana

16 Gennaio 2024 – Milano – Dispersi in mare. Non c’è nessuna traccia, finora, dell’imbarcazione, con a bordo 40 migranti scappati dalla Libia, segnalata nei giorni scorsi da Alarm Phone nel centro del Mediterraneo. Venerdì scorso la Ong aveva perso i contatti con il gruppo che era in viaggio verso Lampedusa e da allora ogni ricerca intrapresa non ha avuto esito. Diciassette ore di volo per tre missioni di altrettanti velivoli di Frontex e le perlustrazioni delle motovedette della guardia costiera non hanno portato, fino a ieri sera, alla individuazione dei naufraghi, nè a informazioni utili per il loro ritrovamento. E nell’isola non risultano approdati. «I parenti, preoccupati, ci chiamano e hanno urgente bisogno di risposte» afferma una nota dell’organizzazione impegnata nel salvataggio in mare dei rifugiati.
Intanto ieri mattina è sbarcata a Napoli la Geo Barents di “Medici senza frontiere” con 37 migranti, tutti uomini (c’è anche un minore non accompagnato) di nazionalità siriana, bengalese e tunisina. Dopo l’identificazione e lo screening sanitario, i profughi sono stati trasferiti al residence dell’Ospedale del Mare messo a disposizione dalla “Asl Napoli 1 Centro”. In seguito saranno assegnati nei Centri di accoglienza straordinaria della regione.
La situazione è “in movimento” anche sulla rotta balcanica. «Nel 2023, grazie alla rete delle prefetture si sono fatti sforzi incredibili tanto da spostare dal Friuli Venezia-Giulia 2.500 persone » afferma il prefetto di Trieste, Pietro Signorello. «In meno di un mese – ha precisato – da metà dicembre, solo dal capoluogo sono state trasferite 350 persone». E in Friuli, durante tutto l’anno scorso, le presenze di migranti sono state 20mila, con una media settimanale di 25 richieste di protezione internazionale.
E continuano senza sosta anche gli sbarchi di migranti nell’arcipelago delle Canarie, nelle quali solo ieri sono state soccorse almeno 200 persone, provenienti da diversi Paesi dell’Africa subsahariana, a bordo di quattro caicchi, le barche dei pescatori che salpano dalle coste africane. I fragili natanti, intercettati dal Sistema Integrato di vigilanza estera (Sive), sono state accompagnate nei porti di Arguineguin, La Restinga e La Estaca da motovedette della Guardia Civil spagnola e del salvataggio Marittimo. I 200 migranti si aggiungono alle almeno 449 persone, fra le quali 30 minorenni, sbarcate fra sabato 13 e domenica 14 sull’isola di El Hierro da altre quattro imbarcazioni.
In Italia, dal 1° gennaio di quest’anno fino a ieri (dati ministero degl Interni) sono approdati 749 migranti. E, tra loro, sono 74 i minori stranieri non accompagnati.
E per fare memoria delle vittime delle “traversate della speranza”, ieri mattina su un lungomare di Pozzallo, in provincia di Ragusa, è stato inaugurato un monumento dedicato ai migranti. « Rappresenta “fraterna accoglienza”, la diversità, la forza dell’umanità e le sfide affrontate da queste persone nel cercare una vita migliore – ha detto il sindaco Roberto Ammatuna -. L’elica e il timone, elementi centrali e significativi del nuovo monumento, sono gli organi propulsori di un’imbarcazione che nel lontano 2014 segnò una tragedia consumata proprio nelle acque antistanti Pozzallo. Aver posizionato, al centro del nuovo tratto del lungomare Raganzino, un monumento dedicato ai migranti è un importante simbolo di solidarietà e memoria». (Fulvio Fulvi – Avvenire)