Alle porte di Natale con lo sguardo a chi non trova posto

22 Dicembre 2023 – Roma – Siamo ormai arrivati alle “porte” del Santo Natale. La Terra dove Gesù è nato oggi è in piena guerra. In quel luogo,  una grotta, dove Gesù è voluto nascere “perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Luca 2, 7): una grotta, fredda ma “ricca di calore”, quello dell’amore di Maria e Giuseppe per il Bambino e quello portato dai pastori, pronti ad accogliere Colui che nasce per noi e ad annunciarlo al mondo. Nessuno deve restare escluso da questo annuncio.

Questo monito rimane valido anche oggi, soprattutto in questo tempo di guerra  – o meglio di più guerre in tante parti del mondo, dall’Ucraina alla Terra Santa, al Sudan –  che ci interpella profondamente. Le morti e le sofferenze di tanti ci rimandano all’essenzialità dell’esistenza. In questo anno sono stati molti coloro che hanno persona la vita a causa della violenza, della guerra o in mare per raggiungere luoghi più sicuri e sperare una nuova vita. Una vita che va salvaguardata sempre. Allora, continuiamo a guardare con premura alle vicende complicate e dolorose che ogni giorno vivono tante persone giunte in Italia da ogni angolo della terra, ed insieme ad esse, a quelle dei nostri connazionali che vivono all’estero, anche loro lontani dalle loro famiglie, al mondo dei Rom e dei Sinti, e alle famiglie dello Spettacolo viaggiante. In questi giorni così speciali, cerchiamo ancor di più che ci sia un po’ di  posto per loro nell’ “albergo” del  nostro cuore.

Buon Natale a tutte e tutti (Raffaele Iaria)