Istat: in leggero aumento l’incidenza della popolazione straniera

18 Dicembre 2023 – Roma – Sono 5.141.341 i cittadini stranieri abitualmente dimoranti in Italia al 31 dicembre 2022 seco ndo il dati riportato oggi dall’Istat che ha pubbolicato i dati sulla popolazione reidente 2022. L’incidenza sulla popolazione residente è pari all’8,7% della popolazione residente (nel 2021 era dell’8,5%). Come per il complesso della popolazione residente si registra una leggera prevalenza della componente femminile, che rappresenta il 51,0% della popolazione straniera. Rispetto al 2021 si contano circa 110mila cittadini stranieri in più, di cui circa 20mila dovuti al saldo positivo della dinamica demografica e 91mila al Censimento, ovvero al saldo tra sovra e sotto copertura anagrafica determinato con il metodo dei ‘segnali di vita amministrativi’. Nel confronto con il 2021 la popolazione cresce in misura contenuta in tutte le Regioni, ad eccezione dell’Umbria e della Provincia autonoma di Trento (dove si registra un calo in valore assoluto di entità minima). Le Regioni che registrano il maggior aumento percentuale sono la Lombardia (+0,4%), il Lazio e la Campania (in entrambi i casi l’aumento è pari allo 0,3%). Per quanto riguarda la struttura per età, si registra anche tra i cittadini stranieri un progressivo innalzamento dell’età media, che passa dai 35,7 anni del 2021 ai 36,2 del 2022.
La popolazione straniera residente resta comunque nettamente più giovane della popolazione di cittadinanza italiana sottolinea l’Istat. La popolazione con meno di 10 anni è percentualmente più ampia tra i cittadini stranieri, rappresentando l’11,7% del totale dei suoi residenti, mentre tra gli italiani si arriva al 7,4%. La piramide degli stranieri si amplia ulteriormente nelle classi 20-29 e 30-39, per poi cominciare a restringersi nella classe 40-49 (ancora molto più ampia percentualmente della corrispondente classe degli italiani), e a ridursi rispetto alla piramide della popolazione italiana a partire dalla classe 50-59. Il peso della componente femminile straniera è progressivamente maggiore a partire dalla classe 40-49 anni, come evidenziato anche dall’età media, pari a 38,1 anni per le donne e a 34,3 per gli uomini.

Quasi la metà degli stranieri censiti nel 2022 è di cittadinanza europea (47,0%), il 23,0% asiatica, il 22,4% africana e il 7,6% americana. La cittadinanza dell’Unione europea è quella maggiormente rappresentata (27,1%), seguono quelle dell’Europa centro orientale (19,1%), dell’Africa settentrionale (13,4%) e dell’Asia centro meridionale (12,1%).

I cittadini stranieri residenti in Italia posseggono 194 nazionalità differenti, ma quasi i due terzi (63,5%) rientrano tra i primi 10 Paesi di cittadinanza. La Romania si conferma il Paese con il maggior numero di residenti (rappresentando il 21,0% del totale), seguita dall’Albania e dal Marocco (che nel 2021 erano rispettivamente la terza e la seconda collettività), entrambi con un contingente pari all’8,1% della presenza straniera in Italia. Cina (6% del totale) e Ucraina (4,9%) si confermano la quarta e quinta collettività per numero di individui, seguite da Bangladesh, India, Filippine, Egitto e Pakistan. Si registra un aumento significativo di presenze rispetto al 2021 soprattutto per l’Ucraina (+10,8%), il Pakistan (+7,4%), il Bangladesh (+7,1%), l‘Egitto (5,3%) e l’India (5,2%), mentre le prime tre collettività registrano un calo di presenze, pari al -0,2% tra i rumeni, al -0,8% tra gli albanesi e al -1,2% tra i marocchini.