Giubileo: i “rosari del mare” opera di migranti tra le iniziative sociali

6 Dicembre 2023 –

Roma – «Gratuità, giustizia, perdono». Sono queste le tre parole tipiche che «risuonano nell’anno giubilare». Lo ha ricordato il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica vaticana, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro, nella conferenza stampa di presentazione delle «azioni di carattere sociale» della basilica di San Pietro in preparazione al Giubileo. Due in particolare, rivolti a persone rifugiate e carcerate: i “Rosari del mare”, in collaborazione con la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, e un programma di reinserimento lavorativo di detenuti, in collaborazione con l’Associazione Seconda Chance. Il progetto “Rosari del mare” impiega persone rifugiate nella produzione di rosari destinati all’acquisto da parte dei pellegrini che giungono nella Basilica di San Pietro. Il materiale utilizzato per i rosari è il legno delle imbarcazioni dei migranti che hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere le coste italiane in cerca di salvezza. I rosari vengono completati e assemblati presso la Fabbrica di San Pietro da due persone rifugiate, assunte dalla Cooperativa sociale Casa dello Spirito e delle Arti, il cui presidente e fondatore è Arnoldo Mosca Mondadori, e vengono consegnati ai negozi della Basilica di San Pietro. Le fasi precedenti del lavoro si svolgono in alcuni istituti penitenziari di Milano, Monza e Roma. A Milano Opera, due persone smontano le barche e preparano il legno per le diverse parti che comporranno il rosario. Le croci vengono realizzate presso la Casa Circondariale di Monza e il Carcere di Rebibbia. Una piccola parte del lavoro viene inoltre svolta da persone senza fissa dimora presso l’Opera Cardinal Ferrari di Milano. Il primo rosario prodotto è stato donato al Papa. Il ricavato della vendita dei rosari sostiene le persone rifugiate e detenute.