Decreto Flussi: dal 2 dicembre la presentazione delle domande

30 Novembre 2023 – Roma – E’ ormai prossima la data di apertura della procedura telematica di trasmissione delle istanze ingresso regolarmente in Italia: il decreto flussi 2023 (i termini e le quote degli ingressi di lavoratori extracomunitari per il triennio 2023-25 sono stati definiti dal D.P.C.M. 27 settembre 2023) prevede il rilascio del nulla osta per 136.000 lavoratori non comunitari, di cui 52.770 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, 680 ingressi per lavoro autonomo e 82.550 ingressi per lavoro subordinato stagionale.

Fino al 26 novembre 2023, sul “portale servizi” del Ministero dell’interno, è stato disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda.

Le istanze potranno essere trasmesse esclusivamente con le consuete modalità telematiche, a decorrere dal:

– 2 dicembre 2023 per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia (Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina);

– 4 dicembre 2023 per gli altri lavoratori subordinati non stagionali;

– 12 dicembre 2023 per i lavoratori stagionali.

Tutte le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2023.

Prima di poter procedere all’invio della domanda per il nulla osta, i datori di lavoro devono verificare presso il centro per l’impiego competente che non ci siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto per cui si intende far arrivare personale dall’estero.

Una verifica che si effettua inviando al CPI una richiesta di personale, trasmettendo l’apposito modulo disponibile sul sito dell’ANPAL e del Ministero del Lavoro.

Il datore di lavoro deve allegare all’istanza di nulla osta una autocertificazione in cui dichiara di aver svolto tale procedura. (Alessandro Pertici)