Papa Francesco ai settimanali cattolici: promuovere strumenti che proteggono tutti

23 Novembre 2023 –

Città del Vaticano – Papa Francesco questa mattina ha ricevuto in udienza i partecipanti all’Assemblea elettiva delle Federazione Italiana Settimanali Cattolici (Fisc) alla quale aderiscono diversi periodici cattolici di lingua italiana in Europa e il mensile della Fondazione Migrantes. Per il Papa oggi è fondamentale , nella comunicazione, promuovere “strumenti che proteggano tutti, soprattutto le fasce più deboli, i minori, gli anziani e le persone con disabilità, e li proteggano dall’invadenza del digitale e dalle seduzioni di una comunicazione provocatoria e polemica”. Soffermandosi sulla comunicazione digitale papa Francesco ha evidenziato come si  cerchi di “mostrare tutto ed ogni individuo diventa oggetto di sguardi che frugano, denudano e divulgano, spesso in maniera anonima”. Per il Papa il “rispetto verso l’altro si sgretola e in tal modo, nello stesso tempo in cui lo sposto, lo ignoro e lo tengo a distanza, senza alcun pudore posso invadere la sua vita fino all’estremo”. “Le vostre realtà, impegnate in questo settore, possono far crescere una cittadinanza mediale tutelata, possono sostenere presidi di libertà informativa e promuovere la coscienza civica, perché siano riconosciuti diritti e doveri anche in questo campo”, ha detto il Pontefice secondo il quale si tratta di “una questione di democrazia comunicativa”. Da qui la richiesta “per favore” di farlo “senza paura, come Davide contro Golia: con una piccola fionda fece cadere il gigante”. E l’invito a non giocare solo in difesa ma, rimanendo piccoli dentro, pensate in grande, perché a un compito grande siete chiamati: tutelare, attraverso le parole e le immagini, la dignità delle persone, specialmente la dignità dei piccoli e dei poveri, i preferiti di Dio”. “La fedeltà al Vangelo postula la capacità di rischiare nel bene. E di andare controcorrente: di parlare di fraternità in un mondo individualista; di pace in un mondo in guerra; di attenzione ai poveri in un mondo insofferente e indifferente”, ha sottolineato nel suo intervento prima di incontrare singolarmente ognuno dei partecipanti all’udienza che lo hanno accolto con un grande applauso.  Papa Francesco ha poi indicato la testimonianza del beato Carlo Acutis, che “sapeva molto bene che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza”. (Raffaele Iaria)