Migrantes: ll ritorno che si fa presenza sul territorio

8 Novembre 2023 –

Roma – Nello Speciale 2023 del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma, , attraverso venti diversi saggi sulle altrettante realtà regionali italiane, diversi autori e autrici sono stati chiamati a descrivere quanto e come il tema del ritorno fa parte e si manifesta oggi nella storia, nella quotidianità e nell’identità delle singole esperienze territoriali. Si parla di esperienze del passato e di oggi, di personaggi rientrati e di imperi ricostruiti, di ricchezze riportate in patria, di presenze e testimo- nianze del legame con l’emigrazione (musei, monumenti, feste dell’emigrante, viaggi in Italia di studio per giovani di generazioni altre o di piacere per anziani italiani residenti all’estero).

Nel testo, però, si descrive anche di come il ritorno si possa manifestare non come presenza fisica, ma come segni depositati nella quotidianità: innesti linguistici, nuove tradizioni, usi e costumi, persino una pastorale diversa, più scientifica ed esperienziale perché realizzata a seguito del rientro di missionari italiani scrupolosi e attenti all’uso del dato obiettivo; uomini e donne, non per forza presbiteri, ma anche religiosi/e e laici/ laiche, che hanno sperimentato su di loro i rischi, le fragilità nonché le opportunità e le risorse della migrazione.

Un ritorno, quindi, che si fa persona o segno, ma che in entrambi i casi testimonia il legame indissolubile tra un Paese (l’Italia) e un popolo (gli italiani e le italiane residenti in Italia e quelli residenti oltreconfine) con la migrazione (di ieri, di oggi e di domani) e con il desiderio di cercare, contemporaneamente, di essere lì e qui, partecipando e lasciandosi coinvolgere, diversamente presenti appunto, o di ritornare fisicamente – e quindi essere ri-presenti – dando il proprio contributo per una nazio- ne che dalla migrazione può uscire ancora una volta solo che migliorata e arricchita, proprio come è stato con le rimesse nella fase della ricostruzione nel Dopoguerra.