Ferrara: la mostra “Nzermu. Accesa è la notte. Una biografia per immagini”

12 Ottobre 2023 – Ferrara – Un piccolo crotonese, un operaio del Sud più povero che cerca fortuna nelle fabbriche del Nord e vi trova, invece, Cristo. Fra le nebbie e i fumi delle industrie chimiche, Anselmo “Nzermu” Perri cercava una via a lui consona per fondare una società socialista, e invece trovò molto di più, quella fiamma della fede che non si spegne. E la troverà, lui pittore, anche attraverso la forma artistica, una passione che mai lo abbandonerà.

A questo gesuita speciale, tornato alla Casa del Padre nel dicembre 2021, l’Ufficio Comunicazioni Sociali (UCS) dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio insieme all’Associazione “Amici di Nzermu” (nata nel 1986 e presieduta da Giovanni Dalle Molle) dedica un progetto espositivo inaugurato lo scorso 30 settembre nella chiesa di S. Giacomo Apostolo a Ferrara. Per l’occasione, è intervenuto l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Presidente della Fondazione Migrantes mons. Gian Carlo Perego, mentre il Vicario Generale e Direttore dell’UCS mons. Massimo Manservigi ha presentato il suo nuovo documentario “Nzermu accesa è la notte”, con musiche di Roberto Manuzzi.

La mostra “Nzermu. Accesa è la notte. Una biografia per immagini” – questo il titolo – è stata realizzata anche col contributo della Fondazione Migrantes, “AlimentiAmo Arte”, Caschi Blu della Cultura-Ferrara e Centro Astalli-Bologna. Nella chiesa di S. Giacomo sono esposti 6 dipinti di grandi dimensioni sul tema della Passione di Cristo, mentre nella sala polivalente è possibile visitare un percorso composto da 7 pannelli sulla vita e l’opera di p. Perri realizzati dall’Ufficio Comunicazioni Sociali diocesano (progetto grafico di Laura Magni con testi di Barbara Giordano e allestimento a cura di Giuliano Laurenti). La scelta delle opere esposte in chiesa porta invece la firma degli “Amici di Nzermu” con la consulenza dell’artista arch. Mirco Mariotto. In cantiere la realizzazione di un pieghevole e un catalogo ispirati a questo evento. Il percorso espositivo resterà aperto, negli orari della parrocchia (tutti i giorni dalle ore 9 alle 18) o concordati, almeno fino alla prossima primavera.

Anselmo Perri nasce nel 1931 a Strongoli, nel crotonese, in una famiglia povera. Dopo aver lavorato come operaio a Crotone, nel ’49 si trasferisce a Ferrara, dove lavora alla Montecatini, e poi a Ravenna. Il suo lavoro è strettamente connesso con la militanza politica e sindacale comunista. Ma è a inizio degli anni ’60 che matura in lui la conversione – grazie all’incontro in fabbrica con due gesuiti – che lo porterà nel ’63 a entrare nella Compagnia di Gesù. Dopo un periodo trascorso in Brasile come missionario dal ’65 al ‘67, va a Urbino, Napoli (dal ’68 al ’71, dove studia teologia e viene ordinato sacerdote), Ferrara e poi definitivamente a Bologna (dagli anni ’70), dove fonda la “Comunità Giovanile” nella “Casa Cavanna” dei gesuiti in via Guerrazzi (oggi sede del Centro Astalli e del Centro Poggeschi), dove dagli inizi degli anni ’90 pone anche una Vetrina Figurativa con le sue opere, senza intenti commerciali. In questa Comunità autogestita, Perri ospiterà prima gli operai meridionali emigrati al Nord, poi i giovani extracomunitari (soprattutto georgiani) venuti per studiare, ma anche ex tossicodipendenti. Una Comunità speciale dove ogni ospite si abitua a una vita sobria, fatta di condivisione, in pieno spirito evangelico (Andrea Musacci)