Mons. Baturi: la soluzione al problema migranti non può essere solo respingere e contenere

28 Settembre 2023 –

Roma – La Chiesa italiana esprime « preoccupazione per una soluzione del problema dei migranti solo in termini di respingimento, di contenimento e di ordine pubblico ». Lo afferma l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi, Segretario generale della Cei nella conferenza stampa di chiusura dei lavori del Consiglio permanente. Le domande si focalizzano sui provvedimenti governativi attesi nella serata di ieri (la conferenza stampa si è svolta nel primo pomeriggio di ieri). «È necessario – avverte – che tutti i provvedimenti siano rispettosi della dignità dell’uomo, che non si protraggano ad esempio delle detenzioni oltre la misura necessaria, ma poi è necessario attivare tutti gli altri percorsi perché le vite umane siano accolte, siano protette, siano promosse e siano integrate come dice il Papa». Quindi «non si può ridurre la gestione di questo fenomeno soltanto a una misura di contenimento detentivo o in vista di una azione di rimpatrio». Sollecitato sulla stretta sui minori e sulle donne incinte, il presule è stato molto chiaro: «I minori hanno bisogno di maggiore tutela, così come le donne, sui minori non accompagnati è necessario avviare una riflessione con le comunità locali, con le Regioni, c’è la necessità di conoscere le loro storie individuali, di proteggerli anche con l’aiuto di staff, di figure di professionisti capaci di accompagnarli, le misure semplicemente detentive potrebbero non raggiungere lo scopo di un rispetto della dignità dell’uomo, su questo penso che è possibile un dialogo con la società civile, con la Chiesa, con le autonomi locali, con il mondo del Terzo settore». Riguardo al tema dei migranti Baturi ricorda l’impegno della Chiesa italiana con la campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, titolo che è stato ripreso nel Messaggio del Papa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato di quest’anno. Campagna che ha visto la realizzazione di 130 progetti (in Italia, nei Paesi di transito e in quelli di partenza) per un totale di oltre 28 milioni di euro.