Una piazza, tanti colori

27 Settembre 2023 – Palermo  – La domenica pomeriggio Piazza Castelnuovo, per tutti Piazza Politeama, a Palermo si veste di suoni e di colori diversi. Bangladesh, Romania, Sri Lanka, Ghana, Filippine, Marocco, Polonia…i volti e le lingue presenti disegnano la cartina geografica delle comunità presenti in città. Sono collaboratrici domestiche nel loro giorno di riposo, famiglie che si concedono un momento di svago, ragazzi e ragazze che vestono l’aria settembrina con le loro risate. Le donne chiacchierano, la fatica del quotidiano si mescola con la nostalgia di una casa troppo lontana. I bambini giocano, c’è chi va in bici e chi tira due calci a un pallone, mentre, nelle stesse ore, i guizzi di molti dei loro coetanei nati da genitori italiani inciampano su un display, sotto il riflesso di una lampada al neon.

È sempre più chi arriva da un altro paese ad abitare lo spazio pubblico. Nell’impraticabilità di soluzioni che richiederebbero altre risorse e status, le piazze come i parchi diventano il termometro che misura la capacità di una città di includere, ne mostrano il grado di democraticità. A sera, poi, nello spazio antistante il teatro, va in scena un concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. I paganti hanno un posto riservato, mentre gli altri si assiepano dietro le transenne. La musica non ha confini, arriva anche a loro, anche se in piedi o se seduti sul freddo basamento di un monumento. “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita”, recita l’iscrizione sul frontone del Teatro Massimo. L’incontro tra culture diverse, unito all’accesso indiscriminato e universale alla cultura, annienterebbe ogni forma di sopraffazione, di razzismo, di violenza. Cominciamo dagli spazi pubblici.  (Luca Insalaco)