Preghiera per la pace: “Cadano presto i muri per i migranti che fuggono dalle guerre”

13 Settembre 2023 –

Berlino – “Cadano presto i muri, visibili e invisibili, che dividono i popoli in Europa, Asia, Africa, nelle Americhe, in mezzo al mare Mediterraneo per i migranti che fuggono dalle guerre! Cadano i muri del cuore che accecano e non fanno vedere che l’altro è mia sorella e mio fratello!”. E’ quanto si legge nell’Appello per la Pace firmato ieri sera a Berlino dai rappresentanti delle Religioni mondiali che per tre giorni – su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio –  hanno pregato per la pace e “lo hanno fatto in questo luogo in cui parla la storia: memoria della guerra e del muro che divideva l’Europa. Proprio qui – scrivono – abbiamo capito che nessun muro è per sempre”. “Sentiamo oggi con più forza – prosegue l’appello al termine di tre giorni di incontri e preghuera sul tema “L’audacia della pace ” – la nostra responsabilità e insieme ci facciamo mendicanti di pace. Non basta la prudenza, è il tempo dell’audacia! Per questo, a nome di chi non ha voce, diciamo forte: ‘Nessuna guerra è per sempre!’ Pace non significa arrendersi all’ingiustizia: significa uscire dall’ingranaggio del conflitto che rischia di ripetersi all’infinito e che nessuno sembra più riuscire a controllare”. “Siamo consapevoli che o riusciremo a porre fine alle guerre o le guerre porranno fine all’umanità”, dicono ancora i rappresentanti delle religioni mondiali che il prossimo anno si sono dati appuntamento a Parigi: “il mondo, la nostra casa comune, è uno solo: ci è stato dato in eredità e tale lo dobbiamo lasciare alle future generazioni. Liberiamolo dall’incubo nucleare! Ripartiamo con la politica del disarmo, fermiamo subito il rumore delle armi”. Per questo occorre “l’audacia della pace, il coraggio di cominciare a parlarsi mentre c’è ancora la guerra”. “Abbiamo l’urgenza di ascoltare il grido soffocato della pace. Dialogare oggi, mentre parlano le armi, non indebolisce la giustizia ma crea le condizioni di una nuova architettura di sicurezza per tutti. Ripartiamo insieme dal dialogo che è la medicina più efficace per la riconciliazione dei popoli. La pace è sempre possibile!”. Ai partecipanti all’incontro anche un messaggio di papa Francesco. “Continuiamo – scrive il Pontefice – a pregare per la pace senza stancarci, a bussare, con spirito umile e insistente alla porta sempre aperta del cuore di Dio e alle porte degli uomini. Chiediamo che si aprano vie di pace, soprattutto per la cara e martoriata Ucraina”. “Non abbiamo paura di diventare ‘mendicanti di pace’, unendoci alle sorelle e ai fratelli delle altre religioni, e a tutti coloro che non si rassegnano all’ineluttabilità dei conflitti”, esorta papa Francesco. “Occorre infatti andare avanti per valicare il muro dell’impossibile, eretto su ragionamenti che appaiono inconfutabili, sulla memoria di tanti dolori passati e di grandi ferite subite”, aggiunge: “È difficile, ma non è impossibile. Non è impossibile per i credenti, che vivono l’audacia di una preghiera speranzosa. Ma non dev’essere impossibile nemmeno per i politici, per i responsabili, per i diplomatici”. (Raffaele Iaria)