Bruxelles: è di nuovo stallo sul Patto migratorio

27 Luglio 2023 – Bruxelles – Dopo l’accordo dell’8 giugno a Lussemburgo sul cuore del Patto migratorio, ieri si è assistito a una nuova battuta d’arresto. Al centro un regolamento non incluso nell’accordo di giugno ma che è parte integrante del Patto: il meccanismo previsto in caso di gravi crisi migratorie, di cui hanno discusso ieri gli ambasciatori dei Ventisette a Bruxelles. Tra i punti più controversi, la possibilità per i Paesi sottoposti a forte pressione migratoria di potere almeno in parte derogare dagli obblighi di responsabilità, anzitutto quello di riprendersi migranti irregolari spostatisi dal proprio territorio a quello di altri Stati membri, e dall’attuazione integrale dei controlli dei migranti alle frontiere esterne. Un punto caro all’Italia ma inviso a vari Paesi soprattutto del centro-nord Europa. A esprimersi in modo contrario sono stati l’Austria e la Repubblica Ceca, oltre all’Ungheria e la Polonia che bocciano nella sua interezza il Patto, mentre la Germania, l’Olanda e la Slovacchia si sono astenute. In questo modo la presidenza spagnola dell’Ue ha dovuto constatare l’assenza di una maggioranza qualificata.
L’appuntamento è alla nuova riunione degli ambasciatori il 6 settembre, ma fonti diplomatiche fanno sapere che i «contatti» proseguiranno anche in agosto. Centrale è la Germania: se Berlino si sposterà sul sì, la maggioranza ci sarà. Senza, non sarà possibile avviare i negoziati con il Parlamento Europeo sull’intero pacchetto, e il tempo stringe vista l’imminente fine della legislatura Ue e le elezioni europee del giugno 2024. (G.M.D.R.)