Dalle tante periferie ai ghetti: quei minori soli dimenticati

13 Luglio 2023 –

Milano – Ci sono i minori soli che arrivano dal mare, quelli che spuntano improvvisamente nelle città, quelli che se ne vanno dalla famiglia verso un destino ignoto. La mappa degli under 18 stranieri non accompagnati è in forte crescita nel nostro Paese e le prime antenne a segnalarlo sono quelle attivate dai territori: i servizi sociali delle metropoli sanno che da mesi, ormai, la fila dei ragazzi fuori dalla porta dei loro uffici è andata allungandosi. Spesso non si sa da dove arrivino e dove siano diretti, quel che è certo è che occorre una presa in carico e per questo si attivano percorsi il più possibile personalizzati presso comunità per minori, associazioni e ovviamente scuole. Ma i percorsi da fare sono complicati, dall’individuazione dell’età dei ragazzi, innanzitutto, e poi dalle differenti storie personali di ciascuno. Un conto è la grande città, infatti, un altro la periferia della grande città, un altro ancora la “periferia della periferia”, com’è accaduto nella vicenda dei due bimbi morti nelle campagne tra Zapponeta e Manfredonia. Sono i casi delle campagne abbandonate e, più in grande, dei “ghetti” disseminati su e giù per la penisola: tante situazioni di irregolarità che vedono per protagonisti nuclei familiari, a volte con genitori giovanissimi, dove regna degrado e incuria: sono condizioni difficili, in cui anche le associazioni impegnate fanno fatica ad arrivare, con interventi efficaci. In questo senso, è cruciale la presenza di enti locali efficienti, pronti ad affrontare contesti difficili, a volte impenetrabili. Tanti piccoli, poi, vivono in situazioni familiari complicate: non sono soli, ma vengono lasciati soli perché i genitori non hanno altre soluzioni. Devono lavorare e hanno spesso orari impossibili per poter poi accudire i figli. Sono i casi dei minori scomparsi, come è accaduto recentemente anche con la piccola Kata, di origini peruviane, sparita nel nulla a Firenze.

Non è facile dare risposte a questo universo in movimento, che rappresenta una grande emergenza sociale. Secondo Save the Children, a maggio 2023 i minori non accompagnati accolti in Italia risultavano essere 20.510: di questi 3.881 sono bambini e bambine fino ai 14 anni di età. Dall’inizio del 2023 fino a metà giugno sono oltre 6mila i minori stranieri non accompagnati arrivati nel nostro Paese dopo aver attraversato il Mediterraneo: sebbene negli ultimi anni l’incidenza sugli arrivi via mare sia diminuita (15,8% nel 2021, 11,5% nel 2022, 11, 1% nel 2023), in termini assoluti i bambini e gli adolescenti approdati nel corso dell’anno sono più del doppio di quanti erano arrivati nello stesso periodo lo scorso anno (erano 2.505 il 13 giugno del 2022). L’Italia può vantare una delle migliori leggi in Europa in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati, la legge 47 del 2017, fortemente voluta dalla stessa Save the Children e dalle principali organizzazioni di tutela dei diritti di minori, migranti e rifugiati e dagli operatori del settore. Ciò che chiedono questi soggetti, però, è la piena attuazione del testo, poiché continuano ad esserci alcune criticità evidenti, a partire dalla situazione alle frontiere, fino alla risposta da strutturare meglio nei centri di prima accoglienza. Oggi a Manfredonia, sarà lutto cittadino in concomitanza con i funerali di Daniel e Stefan. Lo ha deciso il sindaco Gianni Rotice che ieri ha parlato di « profondo sgomento» per la vicenda dentro la comunità. Per tutta la giornata le bandiere esposte nel Palazzo di città e negli altri edifici pubblici saranno a mezz’asta. Gli esercizi commerciali abbasseranno le serrande per 10 minuti, dalle 16 alle 16.10, durante le esequie. (Diego Motta – Avvenire)