Un popolo che sa accogliere

9 Giugno 2023 – Roccella – Roccella Jonica, piccolo comune della Locride, è diventato il simbolo dei flussi migratori ma anche della bella accoglienza. Per questo è stato scelto come testimonial per la Campagna dell’8xmille. Circa 5mila abitanti, nel 2022 il paese della costa calabrese ha registrato ben 113 sbarchi rispetto ai 65 del 2021 per un totale di quasi 10mila persone. E quest’anno siamo già a più di 2.300. La Caritas, l’Ufficio Migrantes di Locri-Gerace e la diocesi hanno seguito più di 4.700 persone tramite il centro d’ascolto, grazie anche alla firma di un protocollo d’intesa con due enti del territorio impegnati nell’accoglienza. È il progetto “Un popolo per tutti”, avviato per promuovere la crescita di spazi di accoglienza e favorire l’inserimento degli immigrati nel tessuto sociale e economico della diocesi. «Grazie ai fondi 8xmille – spiega la direttrice Carmen Bagalà, capo scout Agesci – nell’ultimo triennio abbiamo potuto migliorare gli spazi dedicati all’ospitalità e i servizi in supporto all’accoglienza, avviando un percorso di inserimento nel tessuto sociale ed economico della diocesi, attraverso un servizio che offre le informazioni relative alle richieste di soggiorno e segnala le opportunità di occupazione garantendo alle persone in accoglienza, soprattutto nella fase iniziale, un accompagnamento al lavoro».  Il dormitorio Pandocheion, con 21 posti letto distribuiti in appartamenti da 4 persone, destinati anche a donne vittime di violenza con minori, le docce, la lavanderia e una mensa che ogni giorno serve 80 pasti che raddoppiano spesso con le confezioni da asporto per la cena. Nella “squadra” 8 operatori, alcuni mediatori culturali e un avvocato, oltre ad altri 3 operatori per la mensa e 2 per il dormitorio. Infine, preziosissimo, il Centro di ascolto medico dove operano ben 63 specialisti, tutti volontari, coordinati dall’associazione Jimuel. Propone screening preventivi e visite per alleviare le sofferenze di chi giunge nel nostro Paese e non ha la possibilità accedere al servizio sanitario. Ricordiamo che a Roccella sbarcano molte famiglie, con bambini e persone anziane, e addirittura disabili gravi, provenienti da Paesi in guerra o dove dominano violenza e persecuzioni, come Siria, Afghanistan, Pakistan, Iran e popolo curdo. Le barche arrivano dalla Turchia o dalla Libia orientale, e dopo 5/7 giorni di viaggio, vengono soccorse dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di Finanza. Al porto li attendono operatori della Croce Rossa e della Protezione civile, e gli uomini delle Forze dell’ordine, affiancati dai volontari della Caritas, soprattutto per la fondamentale mediazione culturale. « E’ indispensabile ponte con le persone in accoglienza per accertarne l’identità e i bisogni. La mediazione è un’operazione delicata, che ci permette di capire le emergenze e di intervenire a supporto e in collaborazione con gli Enti coinvolti, soprattutto in presenza di condizioni limite e nelle situazioni di diniego di richiesta di asilo. Il Porto delle Grazie di Roccella Jonica è il simbolo di una Calabria che accoglie. Noi stiamo lottando contro le guerre accogliendo quanti fuggono da esse» sottolinea il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva. Il presule ha più volte incontrato gli immigrati e a loro ha dedicato la domenica di Pasqua. Prima l’incontro nel porto con profughi e volontari, poi la messa pasquale a Camini, piccolo paese simbolo di integrazione. Perché nella Locride non è solo Roccella Jonica ad accogliere. Così i volontari e i mediatori culturali operano anche a Ardore, Caulonia, Siderno e Stilo, in collaborazione con le amministrazioni comunali e altre associazioni. «Come Chiesa abbiamo offerto la nostra collaborazione anche con strutture che avevamo disponibili per questo scopo – aggiunge il vescovo -. È un’accoglienza che parte dalla gente. È tutto un popolo che si muove, che vede nell’accoglienza un aspetto bello, una sfida in un contesto in cui tante volte il migrante è visto come un nemico». Davvero “un popolo per tutti”. (Antonio Maria Mira)