I profughi e l’umanità negata dalla politica e dall’economia

17 Maggio 2023 – Milano – Sono mani che proteggono quelle di Alessandra Morelli, per anni responsabile Unhcr nelle zone dove i mutamenti del clima hanno provocato guerre, alimentato il terrorismo e generato esodi biblici. Somalia, Niger, prima ancora i Balcani al tempo della guerra e poi l’Afghanistan. Oggi è in pensione e gira l’Italia per raccontare ai giovani la sua esperienza.

«Non riusciamo più a vedere l’umanità nelle persone che sbarcano a Lampedusa, di capire da cosa fuggono per salvare se stessi e i propri figli». Il progetto cui si sta dedicando è l’educazione delle nuove generazioni alla pace riscoprendo l’umano in politica, in economia e in diplomazia per trasformare le lance in aratri.
«Si è creata un’alterità del profugo attraverso un linguaggio che nega l’umanità di chi arriva a chiederci protezione», fa eco il teologo Luciano Manicardi. Per il monaco di Bose la lettura dei commenti di giubilo sui social dopo naufragi o tragedie del mare è la prova della rimozione dell’umano da parte di quella cultura che predica di alzare muri. «E che nega l’insegnamento evangelico e ha bisogno di nemici e di scarti». Perciò per Manicardi è venuto il tempo di tornare a parlare ai giovani della grammatica dell’umano. (P.Lamb.- Avvenire)