Diritto d’Asilo, Protezione Speciale e Sistema di Accoglienza: un convegno a Cosenza

5 Maggio 2023 – Cosenza – “Emergenza migranti? Diritto d’Asilo, Protezione Speciale e Sistema di Accoglienza” il tema dell’incontro che si è tenuto presso la Curia Arcivescovile di Cosenza, organizzato dalla Migrantes Calabria e dal Coordinamento SAI provincia di Cosenza. “Il titolo di questo incontro seguito dal punto interrogativo è volutamente provocatorio, si parla di emergenza, il racconto mediatico descrive un fenomeno che non corrisponde alla realtà dei fatti, c’è un aumento degli sbarchi, degli arrivi, ma non è in atto un’invasione”, così Pino Fabiano, responsabile del Coordinamento Migrantes Calabria. “Nel 2022, oltre 100 milioni di persone in fuga da guerre, carestie, fame, siccità, un fenomeno in crescita in particolare in Africa, Asia, Sud America” il dato fornito da Cristina Molfetta, curatrice del rapporto Asilo della Fondazione Migrantes. “Il numero delle guerre aumenta, 46 i focolai nel 2023 nel mondo, ma la nostra capacità pacificatoria diminuisce sempre più anzi, quello che facciamo è aumentare i fondi per gli armamenti e tagliare i fondi delle cooperazioni. L’emergenza non è data dai numeri, ma da una mancata programmazione e da una diminuzione dei posti dedicati all’accoglienza” le sue parole.
Walter Greco, docente UniCal,
nel suo intervento ha specificato che esiste una frattura tra i fatti, la realtà e ciò che la gente percepisce come vero in merito ai flussi migratori ed ha descritto ai presenti una recente ricerca realizzata dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali che evidenzia come una parte della popolazione italiana abbia la sen
sazione di vivere una vera e
propria invasione ed individui nello straniero una minaccia.
“Il ‘Decreto Cutro’ è l’ulterio
re negazione dei diritti delle persone, grazie al quale si erigeranno muri per escludere gli ultimi degli ultimi, le persone più vulnerabili di questo
mondo” le parole accorate di
Giovanni Manoccio, delegato SAI, Sistema Accoglienza ed Integrazione, per la provincia di Cosenza. Nel corso dell’incontro, Fofana Mouctar,
migrante originario del Mali,
ha raccontato la sua storia e descritto il suo paese in guerra, dove ogni giorno muoiono civili innocenti: “Sono a Cosenza da dieci anni, ho trova
to persone pronte ad acco
gliermi con le braccia aperte, oggi sono operatore e mediatore culturale, collaboro con scuole, comuni, tribunali per la gestione dell’immigrazione.
L’accoglienza è un dovere!”.

L’arcivescovo di Cosenza-Bi
signano monsignor Giovanni Checchinato ha voluto donare ai presenti la sua esperienza personale: “Sono figlio di migranti, i miei genitori sono
nati nell’Alto Polesine e per
problemi di povertà si sono trasferiti nell’ Agro Pontino, il papà di mia madre era nato a San Paolo del Brasile dove i miei bisnonni si erano dovuti trasferire. Nel DNA di tutti noi c’è del sangue meticcio, avremmo bisogno di riscoprire e gustare questo meticciato che non è affatto una cosa sconveniente, anzi è un valore”. (Marialuisa D’Amelio – Parola di Vita)