8 Aprile 2023 – Napoli – Ha voluto essere tra i rom di Scampia il Giovedì santo l’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia. Al campo sono presenti circa 400 rom, la maggioranza di origine serba. Moltissimi sono i bambini. Il presule ha lavato i piedi a dodici bambini che vivono nel campo. La città – ha detto – deve vedere questi “fratelli e sorelle che hanno diritto di esistere, di essere riconosciuti: alzate gli occhi, vi prego”, ha affermato l’arcivescovo rivolgendosi specialmente ai giornalisti. “Quello che vedete è disumano. È inammissibile che bambini che hanno il diritto di esistere ed essere riconosciuti per la loro storia giochino con i topi, che non ci siano la luce e l’acqua”. La Resurrezione è la celebrazione della speranza di chi si dice cristiano, e implica la “scelta fra ciò che è umano contro tutto ciò che è disumano”. Lavare i piedi, dice, è riconoscere la dignità del fratello, non calpestarlo.
Con mons. Battaglia erano presenti il gesuita padre Eraldo Cacchione, responsabile della pastorale rom della Provncia mediterranea della congregazione, padre Paweł, polacco, padre André, brasiliano, e padre Thomas, croato. E poi le suore della Provvidenza, i padri lasalliani con i Fratelli delle scuole cristiane, e l’associazione “Arrevutammoce” i cui progetti sono finanziati anche dalla Fondazione Migrantes. Per mons. Battaglia la Chiesa “non ha risposte da dare. Può esserci. C’è. E ci sarà sempre”. (r.i.)


