Istat: popolazione straniera residente in calo

16 Marzo 2023 – Roma – Al 31 dicembre 2021 in Italia la popolazione straniera residente ammonta a 5.030.716i unità, (-2,7% rispetto al 2020) ed è composta per il 50,9% da donne. L’incidenza della componente straniera sulla popolazione residente totale risulta pari all’8,5%. Sono alcuni dati presenti nel report dell’Istat “Stranieri residenti e nuovi cittadini: caratteristiche demografiche e distribuzione territoriale – anno 2021. Negli ultimi anni si assiste a una sostanziale stabilizzazione della popolazione straniera residente. È, infatti, rallentata la crescita rispetto al primo decennio degli anni Duemila, sia perché i flussi di immigrazione si sono ridotti, sia perché molti stranieri hanno nel frattempo acquisito la cittadinanza italiana. Anche la crescita naturale subisce un rallentamento, accentuato dalle conseguenze dirette e indirette dell’epidemia da Covid-19 (eccesso di mortalità, effetti recessivi sulle nascite).
La geografia della presenza straniera in Italia segue un modello ormai sedimentato, spiega l’Istat: il Mezzogiorno rappresenta spesso una porta di ingresso nel caso di emergenze umanitarie, ma è al Centro-nord che preferibilmente gli stranieri eleggono la residenza. Nel Nord Italia si concentra il 59% della popolazione straniera (2 milioni 973mila). Il Nord-ovest è l’area più attrattiva, accogliendo oltre un terzo dei cittadini di origine non italiana. Un quarto della popolazione straniera risiede nel Centro (24,7%; 1 milione 241mila unità) ed è più contenuta la presenza nel Sud e nelle Isole (rispettivamente l’11,6% e il 4,6%). Quasi un terzo della popolazione straniera risiede in comuni con oltre 100mila abitanti, il 12% in comuni con oltre 250mila abitanti. Significativa è la presenza di cittadini stranieri in comuni di media dimensione (da 5mila a 20mila abitanti, 27,5%), mentre nei piccoli comuni (fino a 5mila) risiede solamente il 12,3%.