Decreto flussi: alcuni dettagli

2 Febbraio 2023 – Roma – E’ stata pubblicata sul portale istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la nota congiunta del 30 gennaio 2023 che riguarda la programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non stagionale nel territorio dello Stato per l’anno 2022.  Com’è oramai noto, a titolo di programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari, sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, i cittadini non comunitari entro una quota massima di 82.705 unità (DPCM del 29 dicembre 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 21 del 26 gennaio 2023).

Il lavoratore dovrà presentare, al momento della convocazione presso lo Sportello Unico, la proposta di contratto di soggiorno sottoscritta dal datore di lavoro – valida come impegno all’assunzione da parte dello stesso datore di lavoro – utilizzando il modello disponibile sul sito web del Ministero dell’Interno. Successivamente il sistema provvederà alla generazione della Comunicazione Obbligatoria di assunzione ed al suo invio telematico al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

A partire dalle ore 9.00 del 30 gennaio 2023 e fino al 22 marzo 2023, sarà disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda, dalle 8 alle 20 di tutti i giorni della settimana, sabato e domenica compresi. Le istanze dovranno essere trasmesse, esclusivamente con le consuete modalità telematiche, dalle ore 9 del 27 marzo 2023.

Tutte le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2023.

Sarà dichiarata l’indisponibilità di lavoratori presenti sul territorio nazionale, al verificarsi delle seguenti ipotesi:

  1. a) assenza di riscontro da parte del Centro per l’impiego alla richiesta presentata, decorsi quindici giorni lavorativi dalla data della medesima;
  2. b) non idoneità del lavoratore accertata dal datore di lavoro ad esito negative dell’attività di selezione del personale inviato dal Centro per l’impiego;
  3. c) mancata presentazione, senza giustificato motivo, a seguito di convocazione da parte del datore di lavoro al colloquio di selezione dei lavoratori inviati dal Centro per l’impiego, decorsi almeno venti giorni lavorativi dalla data della richiesta.

Sembra opportuno ricordare che le quote per lavoro subordinato, stagionale e non stagionale, previste dal DPCM DEL 20/12/2022, sono ripartite dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le Regioni e le Province autonome. Trascorsi centoventi giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, qualora il Ministero del lavoro e delle politiche sociali rilevi quote significative non utilizzate tra quelle previste, può effettuarne una diversa suddivisione sulla base delle effettive necessità riscontrate nel mercato del lavoro.

L’emanazione del decreto flussi è particolarmente importante per il settore agricolo, in cui continua a registrarsi una forte difficoltà a reperire manodopera disponibile e adeguatamente qualificata e dove la componente dei lavoratori stranieri ha assunto ormai una dimensione strutturale che presenta un’incidenza superiore a tutti gli altri settori produttivi.

Al lavoro stagionale (agricolo e turistico-alberghiero) sono state così destinate 44.000 quote, la metà delle quali riservate alle associazioni datoriali agricole. Si tratta di un numero in crescita rispetto all’anno precedente (14.000) che conferma la fiducia nel ruolo che le associazioni agricole comparativamente più rappresentative possono svolgere in questa delicata materia. (Alessandro Pertici)

 

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