31 Gennaio 2023 – Bressanone – Nella festa di San Giuseppe Freinademetz, ieri, lo Studio teologico accademico (STA) ha celebrato a Bressanone il Dies Academicus assegnando il premio annuale intitolato al vescovo Karl Golse allo studente ugandese Clement Mayambala per la sua tesi dedicata a un’etica dell’immigrazione, nella quale approfondisce gli aspetti legali e morali dell’accoglienza e della protezione degli immigrati. Ospite d’onore quest’anno è stata Irene Becci, la preside dell’Istituto di scienze sociali delle religioni nella Facoltà di teologia e scienze delle religioni dell’Università di Losanna. Nei suoi progetti di ricerca la sociologa e antropologa si dedica ai punti di contatto e di attrito tra le religioni e le diverse forme di impegno ecologico, ma anche alle analogie e differenze tra persone religiosamente socializzate e persone interessate ai temi ambientali, mettendone in luce gli aspetti di vicinanza. Nella relazione la professoressa Becci ha illustrato i risultati delle sue ricerche. Nella cerimonia sono stati presentati anche i progetti di ricerca avviati nel 2022 dallo STA: il primo, “Religion and Environmental Sustainability”, si rifà alle ricerche di Irene Becci per studiare le connessioni tra religiosità, spiritualità e sostenibilità ecologica nella popolazione altoatesina. Il progetto è curato da Anna Fedele e Matthias Oberbacher. Il secondo progetto di ricerca, “Resilient Beliefs: Religion and Beyond”, è una cooperazione con la facoltà di Teologia dell’Università di Innsbruck e la Fondazione Bruno Kessler di Trento: la ricercatrice Gloria Dell’Eva affronta da una prospettiva filosofica e teologica le convinzioni profonde di natura religiosa ma anche i pregiudizi persistenti, come le teorie del complotto sul Covid. Il preside Alexander Notdurfter ha sottolineato l’importanza della ricerca nello STA: “Questi progetti affrontano temi attuali e in discussione nella società. Iniziative di questo tipo aprono anche nuove opportunità di fare rete. Lo scambio con altri accademici è fondamentale e, nel caso di un piccolo istituto come il nostro, particolarmente importante”.