Dall’Anno scalabriniano al Convegno di spiritualità sul tema: “Io verrò a radunare tutte le genti” (Is 66,18)

9 Novembre 2022 – Roma – L’Anno scalabriniano, nel 25° della beatificazione del vescovo e fondatore (1997-2022), giunge oggi alla sua conclusione: cominciato il 7 novembre 2021 con alcuni  eventi nella città di Como, diocesi di origine di Scalabrini, si conclude il 9 novembre di quest’anno a Piacenza, la sua diocesi da vescovo. In mezzo c’è stato lo straordinario evento della canonizzazione di Scalabrini. Il tema dell’anno è stato “Fare patria dell’uomo il mondo”, “un invito – ricorda p. leonir Chiarello nell’odierno messaggio di chiusura, da un lato e di rilancio dall’altro – a dare patria a  chi patria non ha, sviluppare in particolare la missione che allarga i confini oltre l’abituale e il risaputo tentando strade inesplorate, essere a fianco a chi è lontano da casa perché possa sentirsi a casa”. L’obiettivo dell’Anno scalabriniano è stato quello di seguire le orme di Scalabrini, coltivarne la  aspirazione alla santità. Per questo se un Anno scalabriniano si chiude, esso diventa anche “un rilancio perché ci introduce nell’anno in cui ci dobbiamo  preparare al convegno sulla Spiritualità scalabriniana, che si terrà dal 9 al 14 ottobre 2023” aggiunge p. Chiarello. Tale evento vedrà alcune tappe: una prima fase vedrà una lettura personale, seguita da incontri di area e di gruppi di interesse per un confronto che approfondisca in che modo la spiritualità scalabriniana viene vissuta oggi, fedele alle origini ma reinventandosi in modo creativo.  Una terza fase sarà il momento dell’assemblea regionale/provinciale sulla spiritualità con riflessioni specifiche del contesto di ogni  regione/provincia e anche con l’aiuto di esperti. Il convegno, dal tema “Io verrò a radunare tutte le genti” (Is. 66,18), costituirà l’ultima tappa dell’iter preparatorio.