Istat: in aumento più cittadini non comunitari in Italia

26 Ottobre 2022 – Roma – Tra il 2021 e il 2022 i cittadini non comunitari con regolare permesso di soggiorno in Italia sono aumentati di quasi il 6%, passando da 3.373.876 al 1° gennaio 2021 a 3.561.540 al 1° gennaio 2022. L’incremento ha interessato tutte le collettività a eccezione dei cittadini della Moldova che restano sostanzialmente stabili rispetto al 2021. La crescita più consistente si registra per gli egiziani e i cittadini di Bangladesh e Pakistan. Lo certifica l’Istat nel Report sui Cittadini non Comunitari in Italia. Le persone con permesso di soggiorno in Italia hanno un’età media di poco più di 35 anni e una struttura di genere nell’insieme equilibrata (nel 49% dei casi si tratta di donne), anche se poi si riscontrano evidenti sbilanciamenti tra i sessi all’interno delle singole collettività: tra i cittadini di un paese europeo le donne rappresentano oltre il 59% mentre sono circa il 39% tra le comunità africane.
I minori sono quasi il 21% dei cittadini regolarmente presenti, una quota decisamente più alta di quella riferita alla popolazione residente italiana che è pari al 15,3%.  L’incidenza di bambini e ragazzi sul totale delle presenze è particolarmente rilevante nelle comunità dell’Africa del Nord (circa il 28% del totale), soprattutto in quella egiziana (quasi il 33%). All’opposto le persone con più di 60 anni rappresentano in media poco più del 10% del totale ma si arriva quasi al 29% tra i cittadini dell’Ucraina.
I permessi di soggiorno di lungo periodo, quelli cioè rilasciati ai non comunitari che risiedono in maniera stabile e continuativa in Italia da almeno 5 anni, sono quasi il 66% di quelli in corso di validità. Considerando i principali continenti, l’incidenza dei lungo soggiornanti è più elevata per i non comunitari europei (75,2%), più bassa per  America Latina (69,1%) e Africa (62,9%) e minima per l’Asia (60,5%). Le differenze emergono anche all’interno dei raggruppamenti continentali: considerando gli europei, ad esempio, gli albanesi hanno un permesso di soggiorno di lungo periodo nel 68,2% dei casi, i cittadini della Moldavia nell’85,9%.